Salvatore Natoli, ci illumina su "il buon uso del mondo" con il suo ultimo libro.
E parte subito male. Malissimo.
Secondo i latini scrive, "mundus duo praecipue significat: instrumentum ornatus muliebris et universi rerum"
e traduce:
"mondo significa principalmente due cose, il modo in cui le donne si ornano e in cui è ordinato l'universo"
Ora, seppure io non sappia granchè il latino, ho capito ugualmente subito che la frase era stata tradotta male.
infatti Universi rerum, non implica affatto un ordine. ANZI
Rerum, res, può arrivare a significare
cosa, fatto, faccenda, questione, affare, realtà, verità, circostanza, evento, avvenimento, contenuto, concetto, causa, argomento, proprietà, utilità, interesse,
Dell'Universo.
Ma non è affatto scritto da nessuna parte ORDINATO.
Da qui traspare anche in lui quella cazzo di smania di mettere un ordine dappertutto che io DETESTO.
E invece lui segue con lo scrivere che per i latini l'ordine è bellezza, e che in greco Kosmos significa "abbellimento ed ordine" difatti, scrive, da kosmos deriva cosmesi, così come poi in effetti in latino mundus, significa anche pulito.
Tutto questo è riduttivo e mendace. A parte che su ciò che è pulito e sporco ci si potrebbe aprire una parentesi lunga un libro, per esempio sempre i latini, usavano il piscio per lavare la lana, mentre invece in molte città greche neanche esistevano le fogne, senza poi voler stare a spiegare come con la sporcizia mediante i processi chimici si ricavi sostanze apprezzabili.
Sull'ordine poi anche peggio, certo i romani erano considerati ordinati, ed avevano un esercito ordinato, ma che per loro ordine fosse uguale a bellezza mi pare che sia una grande stronzata, a parte che come testimonia Plinio il vecchio, i mercanti orientali "corruppero" i loro costumi con tutti i monili d'oro e gioielli di ogni specie, e anche volendo azzardare che questa roba non fosse poi tanto bella, rimane sempre l'attrazione per lo stesso Plinio e per molti suoi concittadini a tutto quanto fosse natura, alle stelle, alle pietre di vario genere.
Perciò nemmeno il più stupido soldato fascista avrebbe veramente potuto pensare che ordine = bellezza, perchè magari lo poteva pure dire, ma di sera andava a cercarsi una bella donna con la quale magari andare a letto e non un cubo, un righello od un pallottoliere.
Certo, spesso una cosa ordinata risulta più bella di una disordinata, MA AMMETTERE QUESTA EQUIVALENZA COME COSTANTE significa rifiutarsi di capire come la mente umana sia limitata, e come l'ordine sia relativo.
Ma in effetti Natoli, pur avendo prodotto un libro apprezzabile, scrive un sacco di stronzate.
Scrive a pag 160
"Viene da chiedersi: cos'è la Verità? Quid est Veritas? A questa domanda, come è noto, Cristo non diede risposta."
Cioè io non so cosa è noto a lui, ma nel vangelo di Giovanni è scritto . "Io sono la via, la vita, la verità"
Che poi neanche io sia riuscito a raggiungere la dimensione spirituale del figlio del Padre, e che quindi questa frase rimanga alquanto misteriosa, lo ammetto, ma effettivamente la risposta c'è.
Alcune analisi sociologiche sono condivisibili, certo non molto originali per un libro uscito nel marzo 2010.
Tralascio poi la personalizzazione del potere politico, che è per me uno spersonalizzare le persone e quindi sbagliato
Ora il mio buon uso del mondo e sparo cinque o sei verità atroci.
Gli uomini non sono tutti uguali. Tra poco verranno fuori dei mostri genetici mezzi uomo e mezzi non so cosa, che poi il fatto diverrà anche più chiaro.
Da essere pensante quale sono capisco perchè gli Ebrei erano razzisti prima di Hitler, avevano visto cosa accadde in determinate situazioni di miscuglio.
Le teorie Eugenetiche sono però sbagliate per lo stesso concetto che ho usato contro l'ordine: la nostra mente è limitata, e non sempre capisce quali razze sono buone "Eu" soprattutto perchè è limitata nel tempo.
ORA scrivo quello che davvero credo.
L'economia è allo sfascio. Gli stati sono a puttane. La giustizia è assurda ci sono migliaia di leggi.
SOLUZIONE.
Poche leggi ma inviolabili, a favore dello sviluppo, e dell'amore.
Leggi da considerare al pari dei comandamenti che Dio diede a Mosè (o per chi non ci crede, che Mosè andò a scriversi sul monte Sinai).
Un pò più leggi ma interpretabili, a favore dello sviluppo,della verità e dell'amore.
Basta con tutti sono uguali, cibo per tutti, e tutti parte della stessa rete. Per unire il singolo alla massa non si può rinunciare alla possibilità poi di ri-staccare il singolo dalla massa. E chi deve capire capisca.
Non è impossibile.
Chi non riesce non è fatto per questo mondo. Peggio (o meglio) per lui.
L'Angolo del Rockpoeta®: "Puzzle"
2 giorni fa