Il mondo è formato da tantissime variabili e persone che per un motivo o per un altro sono in sintonia.
Ora, accade a volte, che mi sento dire delle frasi che nel contesto in cui vengono dette sembrano frasi buttate lì a caso, riempitivi privi di logica che sono intercalari soliti di persone poco riflessive (ma non per questo negative); queste frasi però, rivolte a me, od in quel momento preciso, trovano un senso molto specifico, anche se la persona che le pronuncia magari non se ne rende conto.
Ultimamente ciò si ripete con una frequenza abbastanza imbarazzante.
Ho cercato tutte le possibili spiegazioni, dalla pura coincidenza, passando per un sub-strato demoniaco, fino ad arrivare alla trasmissione di pensiero.
Per essere comprensibile faccio un esempio inventato ma semplice da capire e molto simile alla realtà dei fatti:
Vado a comperare un qualsiasi articolo, mettiamo un paio di pile. Il negoziante mi dice una frase atipica come "che caldo, c'è da morire carbonizzati". Che se uno ci pensa, non è una frase comune, una frase comune può essere "c'è da crepare dal caldo" "c'è da svenire", "c'è da fare i vermi", insomma ci sono un sacco di frasi di questo tipo, ma mai mi era capitato di sentire proprio "c'è da morire carbonizzati" Esco dal negozio, torno a casa e notizia dell'ultima ora c'è una macchina che viene incendiata ed i passeggeri sono morti carbonizzati.
Ipotesi 1 coincidenza.
- Mai in vita mia mi era capitato di sentire una persona in un negozio dire che per il caldo estivo "si muore carbonizzati". Conosco abbastanza il negoziante da capire che parla un pò più del normale, ma non è solito dire assurdità.
Non credo affatto possa trattarsi di quello che si dice, una coincidenza, od una casualità.
Io sono uno al quale capita usare la parola "per caso". Nel senso che, per comodità, almeno visti da una visione umana, o terrena, limitata quindi nel tempo e nello spazio, credo vi siano eventi che non si possano attribuire o ricondurre direttamente a volontà specifiche, immagino però che spostandosi su di un piano trascendentale, sia possibile che ogni singola frazione di secondo ed ogni singola goccia del mare sia contemplata ed influenzata.
- Per farla breve, non credo che la parola "carbonizzati" sia stata pensata e pronunciata dal negoziante senza che vi fosse una correlazione con il fatto accaduto.
Ipotesi 2 ascolto inconscio e quindi ripetizione.
Allora, ripenso a quando ho sentito la notizia, e sono sicuro di non averla sentita prima, non ho guardato la Tv, non ho ascoltato la radio e nemmeno l'ho letto su internet. Ripensandoci mi accorgo che nemmeno il negoziante ascolta radio, tv, guarda internet, o aveva ricevuto telefonate da qualcuno che poteva aver ascoltato la notizia.
Questo è molto importante perchè significa che nè io ho trasmesso "inconsciamente" un concetto che avevo ascoltato in precedenza con il puro e semplice pensiero e nè soprattutto il negoziante ha ascoltato in maniera subliminale, o senza rendersene conto realmente, quella notizia.
- Per farla breve nessuno dei due avrebbe potuto essere venuto a conoscenza della notizia senza prestarvi attenzione.
Ipotesi 3 Cospirazione
Arrivati a questo punto mi è sfiorata l'idea che il negoziante, per una non ben precisata ragione, questo fatto, lo conoscesse già da prima e si fosse tradito in quello che in gergo si chiama lapsus Freudiano.
In un ragionamento che in questo caso può essere definito come dietrologo, mi è sfiorata l'idea che il negoziante avesse potuto saperlo già ed in qualche modo essere direttamente interconnesso con l'accaduto.
Mediante una rapida analisi delle variabili ed un breve calcolo delle probabilità ho riscontrato che era una ipotesi con probabilità prossime allo zero, perchè il negoziante per quanto lo conoscessi io, difficilmente poteva fare parte di una associazione criminale di qualsiasi genere organizzata sul territorio nazionale, che incendia automobili con a bordo passeggeri e rende partecipi tutti gli affiliati dall'altra parte d'Italia all'evento. In aggiunta a ciò mi pareva strano che la stessa identica parola della televisione fosse stata utilizzata.
Per farla breve, il negoziante non credo che per qualche misterioso motivo, sapesse già della notizia.
Ipotesi 4 Telepatia
Se consideriamo che le radio emettono e ricevono onde a media frequenza ed a modulazione di ampiezza, possiamo anche dedurre che ugualmente l'essere umano possa ricevere e trasmettere onde usando la testa come una antenna.
Fenomeni telepatici mi sono capitati molto di rado e non ben riscontrabili. I più comuni sono quando una persona aspetta un altra persona: a seconda del loro grado di empatia, della loro volontà, e di come indirizzano l'attenzione l'uno verso l'altro, si crea una specie di legame che è un legame empatico simile al legame che lega il tifoso con il giocatore della sua squadra. Allo stesso modo però i pensieri per me è possibile che si disperdano in cielo . Quando si è in presenza di bambini particolarmente sensibili, non di rado capita di assistere a delle scene dove un bambino esprime gli stessi concetti che vorrebbe esprimere un adulto, ma standosene zitto. Perciò il bambino capta questa volontà inespressa, ma che vuole essere espressa, ed esterna tutti i concetti che può esprimere, anche se magari non sono propriamente elaborati da lui ma sono semplicemente riflessi dell'adulto.
Altre volte ci si focalizza su un concetto talmente tanto, ma non si dice, che questo viene percepito per via telepatica.
Nel caso sopra-riportato, non vi era nessun altro nel negozio, e solitamente io credo che per trasmettere e quindi ricevere un pensiero da lontano sia necessaria una carica empatica non indifferente oppure una carica empatica che sorpassi le altre, e non credo essendo l'episodio accaduto lontano, potesse essere questa la soluzione, perchè la notizia poteva interessare troppo poco la vita e le relazioni umani del negoziante od anche le mie. Perciò anche se le funzioni intellettive superiori di molti esseri umani stanno mediamente aumentando, diminuendo allo stesso tempo alcune abilità fisiche (un discorso simile si potrebbe fare per il semplice linguaggio) non era abbastanza importante la notizia.
Per farla breve: anche se pare ci sia più trasmissione di pensiero di un tempo, mi pare anomalo che la telepatia funzioni in questo modo.
Ipotesi 5 Flusso di dati tradotti dal cervello
Essendoci centinaia di satelliti in orbita, la televisione satellitare, i navigatori satellitari, i ripetitori di onde per cellulari su diverse bande, cellulari ovunque, i ripetitori di telefonia per navigare in internet, onde radio di ogni tipo, segnali Wi-Fi sparsi in ogni angolo della città, viene un dubbio:
E se un giorno il nostro cervello imparasse a tradurre le onde che viaggiano tra i muri delle nostre case, e fungesse esso stesso da Modem? E se in virtù delle capacità abitative imparasse a sopravvivere all'inquinamento elettromagnetico arrivando a produrre una ipersensibilità alle onde elettromagnetiche in modo da riuscire a distinguere quando l'inquinamento è troppo elevato, e nello stesso tempo, ad interpretare tracce del flusso di dati?
Questa ipotesi è fantascientifica, anche se a quanto ho letto esiste già il contrario, ovvero sistemi wi-fi collegati ad impulsi cerebrali in grado di tradurre i comandi del cervello in comandi digitali ed inviarli sotto-forma di segnale ad esempio per guidare un automobile od un drone.
Nel caso specifico il negoziante avrebbe dovuto captare segnali, ad esempio Wi-Fi, rielaborarli tramite il cervello, e quindi pronunciare la parola data. Come ho già detto a livello fisico non sarebbe così assurdo come si potrebbe pensare, ciò che però frena questa ipotesi è che il cervello del negoziante avrebbe dovuto essere plasmato in maniera del tutto inspiegabile per un essere umano, in grado di commutare i segnali con una velocità strabiliante, perchè non è sufficiente distinguere il segnale ma credo sarebbe necessario, tradurre in linguaggio macchina ogni impulso che viaggia a velocità di Megabyte per secondo. Discorso diverso sarebbe se avesse installato un microchip che si andasse ad interfacciare con il suo sistema nervoso centrale, in modo da captare i segnali wi-fi tradurli e trasmetterli al centro del linguaggio, ma a quel punto non sarebbe un uomo, sarebbe un mezzo robot. Ponendo per assurdo tuttociò, sarebbe anche un cyborg difettoso, perchè se ne uscirebbe con una frase fuori luogo completamente.
Per farla breve: per quanto non completamente assurda, l'ipotesi che il cervello del negoziante interpreti segnali dati in virtù di sue presunte qualità o a seguito dell' essere trasformato in un mezzo cyborg difettoso, mi pare ridicola.
Ipotesi 6 Armi psicotroniche
Esistono armi in grado di inviare messaggi acustici nel cervello di individui, non necessariamente tramite l'apparato acustico dell'uomo ma anche attraverso la scatola cranica. Questo tipo di armi dette psicotroniche possono anche influenzare l'umore delle persone e spingerle a compiere atti contro la loro volontà (in certa misura), in una buona parte della popolazione mondiale.
Se armi di questo tipo per quanto terribili sono state in passato testate su larghe fasce della popolazione, in questo caso non ha alcun senso pensare che sia stato fatto, in primo luogo, sarebbe come pensare ad un generale dell'esercito che organizza un piano internazionale per fare il solletico ad un venditore di brustoline e vedere che faccia fa. In secondo luogo non ha alcuna logica, e poi la frase è stata così spontanea da non sembrare minimamente indotta.
Per farla breve; anche se attraverso armi sofisticate e proibite si può inviare una voce in testa di una persona, e farle dire qualcosa, è assurdo in questo caso, dove l'eloquio del negoziante era fluente, spontaneo precedeva di poco una notizia non di rilevanza mondiale, ed i soggetti non erano persone importanti.
Ipotesi 7 Non ben precisate influenze spirituali maligne / benigne
Allora ho pensato che il diavolo, o chi per lui, ci abbia messo la coda.
Personalmente credo che esistano forze demoniache, tipo pensieri capaci di volontà propria, generati in tempi passati o recenti in grado di interferire con il mondo materiale e con gli esseri umani e possederli. Ora da un punto di vista teorico questo è il mio pensiero, da un punto di vista pratico non sono capace di dire quando e se sia davvero così, ovvero se davvero un individuo parli per ispirazione diabolica o vittima di strani sortilegi. Tutti questi concetti spaziano nei campi della demonologia , del quale io ho letto solo poco materiale e per il quale, visti i precedenti medioevali, non sempre c'è da fare affidamento. Per mia esperienza personale, molte volte in cui una persona pare indemoniata o pare veicolare messaggi diabolici, tipo quando ha accessi di rabbia fuori dal comune o ha idee particolarmente malsane, ciò può essere riconducibile almeno in maniera abbastanza diretta, a qualche problema terreno, (infanzia difficile, insegnamenti sbagliati, ingiustizie subite, comportamenti lesivi ricevuti, paura di morire,situazioni che portano alla perdita di speranza per il futuro, pressione nefasta da parte delle persone circostanti, voler fare la parte del cattivo...) ma che alla base di tanti comportamenti possano esserci una o più specie di ombre malvagie non umane non lo escluderei affatto.
Negli episodi singoli non sempre mi riesce nemmeno distinguere ciò che è bene da ciò che è male, nel senso che se qualche frase detta, o qualche comportamento sono davvero sbagliati, è possibile chiarirlo soltanto a posteriori, e non sempre; nella fattispecie, poteva essere sia una specie di satanico divertimento nel prendere in giro i morti e farlo notare, sia una notizia che per qualche disegno celeste doveva rimanere particolarmente impressa nella mia mente oppure doveva fare riflettere me od il negoziante.
Per farla breve: anche se credo in interferenze ultraterrene, non le so riconoscere, quindi anche in questo caso restano una spiegazione incerta ed indiretta, all''anomalia riscontrata.
Ipotesi 8 Coscienze collettive e magie
Ci sono fenomeni che vanno oltre la semplice telepatia. fenomeni per i quali una persona ed un'altra sono talmente affini, sono così in relazione e molecolarmente in linea dal condividere il vissuto in maniera assoluta.
Questo può avvenire grazie ad un forte legame empatico, oppure derivare da dinamiche di gruppo che possono essere generate nei più diversi modi. Se un gruppo è così coeso indipendentemente dal motivo per il quale lo sia, ma così talmente coeso dall'arrivare a fare annullare completamente l'identità e volontà dei singoli membri si arriva ad avere una coscienza condivisa. Questi fenomeni io credo che di base siano positivi fino a quando però non arrivano ad annullare le coscienze del singolo. La coesione è positiva, naturalmente se si è coesi verso giusti scopi, quando però non diventa annullamento delle identità, in quel caso diventa massificazione.
La coscienza condivisa accade anche tra marito e moglie, o all'interno di una famiglia in diversi modi.
Ora non di rado, capita vedere due persone delle quali una non riesce a trovare le parole e così l'altra che ragiona sulla stessa onda, gliele fornisce, a volte il fenomeno è così veloce che non è più telepatia, è come se ragionassero con una stessa coscienza, o che uno pensi per tutti e due. Lo stesso accade per il parlare, due persone sono molto in sintonia, ed il pensiero prevaricante o quello risultante viene trasmesso anche all'altra persona in simultanea o quasi alla sua formazione, quindi non è telepatia ma totale allineamento.
Ora da quanto ho capito, il fatto deriva non solo da una spontanea empatia, ma può anche essere indotto tramite alcuni riti di vario genere. Se il primo fenomeno è quindi naturale e magari deriva da un innata armonia o da anni trascorsi superando fatiche e traumi, il secondo può essere più veloce e rientrare nel campo di rituali di religione o talvolta di magia. La semplice pratica del capro espiatorio che viene sacrificato per redimere tutti i gli adepti dai loro peccati, è ad esempio una pratica che crea coscienza collettiva, certo non è detto che provochi fenomeni della fattispecie ma rende l'idea. Anche affiliarsi a certi gruppi crea una sintonia che allinea le coscienze, e non importa scomodare i riti delle società segrete ma basta guardare delle baby-gang, per rendersene conto.
Per farla breve: E' possibile che qualcuno molto vicino al negoziante in termini di coscienza, abbia appreso la notizia e lui l'abbia quindi captata a livello ancor più veloce della telepatia, a quel punto sia stato spinto a condividere quanto appreso e l'abbia detto. Questo allineamento di coscienza può essere positivo o non esserlo.
Ipotesi 9 Missione divina.
Per chi ha uno spiccato livello di egocentrismo e si sente protagonista di una missione inviatagli dai numi, tutto questo potrebbe avere un senso ben preciso, essere un segnale più importante di quello che sembrava, e dopotutto non si potrebbe nemmeno dargli torto con certezza.
Così io dico che magari il negoziante quella parola l'ha detta per illuminazione divina, che ha fatto ragionare me, che mi ha fatto scrivere questo post, che poi hai letto tu. Si, proprio tu!
Per farla breve: E' possibile che tu ora sappia che i sensi a disposizione degli uomini non sono solo cinque, e che il negoziante l'abbia detto per farmi riflettere, perchè io lo scrivessi,e perchè tu lo sapessi, e perchè questa fosse una volontà superiore.
Ipotesi 10 Il Verbo stesso è nell'etere
Può darsi che il Verbo che fu in origine, il Verbo creatore di tutto il mondo, nella sua forma di lettere galleggianti sopra ad un soffio, che creano vibrazioni cosmiche aggregano e disgregano la materia, componendo le forze della natura, che il Verbo, risieda in ogni cosa nel tempo e nello spazio, e che in realtà ogni volta che qualcuno pensa ad un concetto non fa altro che accedere ad una parte del verbo, poichè quando si cercano parole in verità, non siamo noi con la nostra mente che le produciamo, ma ci stiamo predisponendo spiritualmente ad accoglierle e le raggiungiamo agganciandole. Così come qualcuno accede al verbo rievocando una parola per un servizio televisivo, allo stesso modo, qualcun altro potrebbe accedere a quella parte del Verbo rievocato che si troverebbe a passare proprio sopra la sua testa in maniera spontanea. Questo pensiero mi pare molto estremo e se così fosse è presumibile che il fenomeno accadesse molto più spesso, mi pareva comunque una teoria interessante ed in parte vera. Sono convinto che ci sono scienziati che stanno prendendo in considerazione anche questa ipotesi nell'analisi delle coscienze, non ho informazioni certe ma è come se lo percepissi in maniera extrasensoriale :)
Per farla breve: non sono gli individui che si scambiano informazioni, ma sono proprio le parole, così come i concetti (più, o meno, giusti ) che stanno per aria, e mentre uno se ne piglia una, magari passa per la testa di un altro che la dice senza volere. Se non sbaglio c'entra qualcosa anche con la fisica quantistica.
Grazie per l'attenzione!!!
P.S. Dimenticavo, Carbonizzare deriva da Carbone, che deriva dal Latino Carbo, che deriva dal Greco Kàrphò, dal sanscrito Car (ardere).
Se comunemente si pensa che la vita è basata di atomi di carbonio ... bè non so se si arrivi proprio alla verità, ma di certo Eraclito ne sarà contento.