Pages

martedì 30 ottobre 2007

Coppie di comici

Mi fanno molto ridere le coppie di comici.
Non sarò il primo a notarlo ma ho sempre riflettuto su come in tutte queste coppie ci sia sempre una costante: uno dei due è sempre il tipo che rompe gli schemi, quello più anomalo, mentre l'altro è quello che seppur simpatico, normalizza la scena.
Ficarra è quello più matto, mentre Picone stabilizza.
Luca con la sua parlantina crea un pò di situazioni strane, mentre Paolo (che in realtà sembrerebbe il più istrionico) riporta le cose alla normalità.
- In Ale e Franz quello più magro è quello che fa l'idiota mentre l'altro lo riprende, anche se effettivamente quello più pazzoide sembrerebbe il secondo.
- In Stannlio ed Ollio, ugualmente ad Ale e Franz, Ollio fa l'idiota mentre l'altro lo riprende, anche se alla fine è sempre Ollio quello più sfortunato.
- Greggio è quello più reattivo e petulante, sia che la coppia la formi con Gianfranco D'Angelo, sia che la formi con Iacchetti;
- nei film di Bud Spencer e Terence Hill, il secondo è quello che immancabilmente deve creare del casino mentre Bud è quello che rimane sempre e comunque tranquillo ed impassibile
- Con Villaggio e Pozzetto mi pare la teoria si riconfermi
- Con Totò e Peppino idem
- Stessa cosa per Bonolis e Laurenti
- Franco Franchi era sempre dietro a fare tutte quelle facce e quei versi assurdi e Ciccio Ingrassia con la sua finezza di modi ne esaltava la comicità
- Boldi e de Sica seguono la falsa riga, il primo è quello più buffo ma coerente mentre il secondo è quello più impostato ma che finisce sempre per combinare casini
- Anche nei fichi d'India si può notare come quello con la testa ammaccata (Bruno) sia equilibrato da quello basso (Max).

Non voglio, ne potrei permettermi, di semplificare troppo le cose: quelli citati sono artisti con tanto di cappello e varie sfumature.
Mi pare però sia sempre possibile individuare questo binomio ORDINE - CAOS, dove se qualcuno rompe gli schemi deve essere riportato subito a livello della normalità da qull'altro, perchè altrimenti non fa più ridere, altrimenti diventa assurdo e basta.

0 commenti: