Nella bibbia Giuseppe riuscì ad ingraziarsi il faraone proprio grazie alla sua dote di interpretare i sogni, anzi se vogliamo, nell'antichità in generale, i sogni erano visti come messaggi degli Dei.
Durante il medio-evo, in Italia, i sogni erano visti per lo più come un mondo sospeso dove si poteva entrare in contatto con spiriti dell'aldilà così come si poteva diventare vittime di streogonerie o del demonio stesso.
Se guardiamo più di recente vediamo come Freud riuscì ad interpetarli per risolvere conflitti inconsci e come Freddy Krueger li usò per uccidere i soggetti predestinati (questa me la perdonate?).
Non è chiaro come si formi un sogno, ciò che è chiaro è che il cervello si comporta fisicamente in una determinata maniera e che quello che andiamo a sognare è estremamente soggettivo e riporta spesso ad emozioni forti.
Per semplificare, diciamo che Freud credeva che nel sogno, così come nelle libere associazioni, il pensiero di un soggetto non fosse "filtrato" da nessun processo di controllo e che per questo motivo si potesse riconoscere in essi l'entità che turbava il paziente.
Io in ciò posso anche essere d'accordo, ciò che non condivido è tutto il resto di ambaradam che ha messo su Freud su ste benedette pulsioni sessuali, che preferisco chiamare semplicemente energie; d'altronde non tutti sanno che Freud era mezzo cocainomane e che verso la fine della sua vita si rimangiò gran parte di ciò che aveva detto ed iniziò a vaneggiare su cose tipo "fantasmi ancestrali" e via discorrendo.
Per tornare ai sogni, mi sbilancio nel dire che essi sono parte integrante della nostra vita conscia ed estensioni del nostro vissuto, in altre parole, uno strumento del nostro cervello per proiettare situazioni possibili o meno e arricchirci di esperienze personali, che possiamo giustamente ingorare (in quanto inutili od incomprensibli coi nostri strumenti) o esaminare nel qual caso appaiano particolarmente interessanti.
L'Angolo del Rockpoeta®: "Emarginazione"
1 giorno fa
9 commenti:
La definizione di sogno è un pò scontata ma ho preferito evitare di esporre il mio reale pensiero
e quale è il tuo reale pensiero? (Bel post comunque) dai svelacelo!
L'interpretazione dei sogni di Freud è universalmente riconosciuta, e secondo me non per caso, dalla psicologia moderna.
Il sogno come manifestazione di un desiderio o più rimasti durante la veglia nell'inconscio, ma che appaiano alla nostra coscienza trasformati , alterati nel loro contenuto latente, è una spiegazione eccellente e coerente con le altre teorie psicoanalitiche.
Semplifichiamo: un sogno è un bonus, ognuno lo usa come meglio crede, non mi sembra il caso di dilungarmi troppo. Freud ha capito che ha volte questo bonus ti può servire. Personalmente non condivido il suo pensiero globale, nè quello di Jung, di Fromm, della Klein, di Bowlby ecc... (seppure siano interessanti) già accetto malvolentieri le parole conscio ed inconscio; i comportamentisti, con tutti i loro limiti, li capisco un pò di più.
ma esiste l'io, e l'inconscio
esistono
I comportamentisti?
Certo, quelle conoscenze non sono orientate alla comprensione o alla formulazione di teorie che spiegano i moventi delle nostre azioni partendo dai sintomi, come lo è la psicanalisi, ma cercano solamente di eliminare questi sintomi con una specie di addomesticamento vero e proprio...
L'unica critica fondata che può essere portata avanti contro la psicoanalisi, è la sua assenza di contenuto scientifico e certo, come per tutte le teorie metafisiche... e la scarsità di prove a favore del metodo analitico.
Invece con le teorie comportamentali, si riesce a formulare statisticamente successi immediati.
Ma il comportamentismo non è poi così diverso da quello che gli addomesticatori fanno agli animali...
La psicobiologia ci insegna che il sogno è direttamente connesso all'apprendimento... più sognamo più apprendiamo. Questa affermazione non è contestabile perchè provata da ricerche scientifiche.
Freud ci dice che nel sogno viviamo senza filtri i nostri desideri e le nostre paure... come connettere questa affermazione alla prima?
Secondo me non potrebbe esserci nulla di più coerente :)
Solo vivendo appieno le emozioni che per ragioni di 'costume' non possiamo vivere nella vita di tutti i giorni riusciamo a sfruttare al meglio le potenzialità della nostra mente.
Così più una mente viene 'stimolata' dalle esperienze vissute in sogno più essa sarà portata all'apprendimento.
Arthur come avrai capito per me Freud è la bibbia, ma rispetto e ammiro chi assume posizioni più critiche... questo blog mi offre diversi spunti di confronto e di questo ti ringrazio... spero ti faccia piacere "ospitarmi" ogni tanto ;)
ciao^^
Signorina, i commenti sono sempre ben accetti da chiunque. Mi piace molto come scrivi tu, non so a volte trovo alcuni tratti simili a me. Parlando di Freud. Per quanto riguarda l'inconscio posso solo dire : SIAMO LIMITATI. Non è tanto questione di conscio ed inconscio è questione che durante la vita e le situazioni quotidiane non possiamo pensare a tutto quello che sappiamo, che ci è successo, che siamo e che abbiamo contemporaneamente. Specialmente non possiamo pensare di vivere la vita quotidiana mantenendo in mente quei pensieri razionalmente molto complessi ed articolati oppure quei pensieri negativi che evocano sentimenti correlati alla nostra dimensione più autentica, ovvero alla nostra stessa esistenza.
Con i limiti che abbiamo, a volte non è possibile stare a fermarsi analizzando nel piccolo questi pensieri negativi ma è molto più produttivo trovare una strada più sicura ed andare avanti.
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