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giovedì 23 settembre 2010

Un paio di cose dette al festival della filosofia di Modena

Le scrivo come appunti sennò oramai tra qualche giorno me le scordo.
Quattro tra i massimi filosofi italiani parlano del sapere enciclopedico e del suo ordine.
Riepilogo finale del dibattito. Si riassumono i concetti più significativi e le opinioni personali degli oratori.

1) Il sapere non è qualcosa di democratico, ma di selettivo. La scienza non è democratica, è selettiva.

- Giusto in parte, ciò che è troppo selettivo, e rimane esoterico, può scomparire in fretta-

2) Dall'errore si può imparare, ma dalla confusione non si impara.

- SBAGLIATOOOOOO. Questo mi ha fatto alterare e non poco e siamo sempre sullo stesso concetto di ordine e disordine che tanto mi fa arrabbiare da quando avevo nove anni.
Dall'errore si può imparare se e solo se vi è la volontà di imparare e la onestà nell'operare, altrimenti l'errore non viene riconosciuto. In secondo luogo chi cavolo dice cosa è ordinato e cosa no??? E' ordinata una montagna di rifiuti se assomiglia ad una piramide? E' ordinata la terra se trasformiamo tutto in materiale inorganico? Quanto si vede che le persone davvero creative stanno scomparendo. -

3 Le enciclopedie on-line ad accesso pubblico sono robaccia, la rete non è affidabile, se continua di questo passo, rimarrano le enciclopedie del XX secolo e non quelle del XXI, perchè in supporti digitali.

- Giusto in parte, Wikipedia non è affidabile come altre enciclopedie, ma è un progetto degno di stima, mentre cazziare la rete in generale non ha significato, perchè la rete comprende anche portali di luminari e scienziati. La possibilità della perdita dei dati informatici, è in parte condivisibile, certo non è escluso che giunti a quel punto non ci siano cose peggiori delle quali preoccuparsi. -

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