Leggi quello che qui sta scritto:
Cercare di togliere gli inganni è la via per migliorare. Rivelare ciò che sta nascosto è il modo per crescere. Non trovai mai un modo solo od un modo più adatto degli altri. Procedere con ordine non significa molto se l'ordine è relativo ad errati concetti. La rivelazione va quindi ricercata intorno a sè cosiccome dentro di sè. La rivelazione porta al sentimento che noi si chiama amore, in tutte le sue forme ed espressioni. Un giorno mi fu detto che la mente preferisce l'ordine al caos e che vi sono leggi che regolano l'universo che possono essere ragionate. Queste leggi vennero scritte oppure no, non mi è dato saperlo, ma mi fu detto che queste leggi esistono indipendentemente dall'amore e mantengono parametri costanti in maniera indipendente dall'amore, cosiccome il rapporto tra la circonferenza ed il suo diametro è sempre P greco.
Allora considerai come gli antichi cinesi sapessero che in fondo, il rumore di un albero che cade in mezzo ad una foresta vuota, nessuno lo conosce, poichè in effetti nessuno assiste a quel fenomeno, che si presume essere simili agli altri fenomeni analoghi, ma che per certezza, nessuno può sapere, non essendoci appunto nessun osservatore, con le sue facoltà percettive, la sua capacità di elaborare la luce rifratta e di analizzare le onde sonore.
Sicchè P greco, la geomteria e tutte queste considerazioni sono vere solo in relazione a noi, alla nostra stessa natura, ed alla nostra capacità di elaborare lo spazio tempo. Forse ciò che a noi pare congiunto congiunto non è, e ciò che a noi pare parallelo, parallelo non è. Forse la ritualizzazione di queste formule è un semplice tramandare un idea piena d'amore che venne a qualcuno un giorno, che aprì lo spiraglio ad una rivelazione più grande, e che venne poi presa essa stessa come idea dogmatica, quando magari era solo un tentativo di avvicinarsi al meglio ma non una pretesa di esserlo. Accadde forse che venendo intesa come dogma questa categorizzazione dello spazio, venne assunta come metodo d'interpretazione della realtà da tanti uomini e così assorbita venne tramandata nel patrimonio genetico di essi, tutti ammiratori di Euclide e dei suoi predecessori.
Mi fu detto che ciò che è vero non può essere falso, e ciò che è falso non può essere vero, poichè verità, veritas, lessi poi in un secondo momento, significa appunto opposizione.
Ma qui si scontra la logica binaria e la realtà dei fenomeni naturali. Poichè in relazione al tempo una stessa cosa può essere vera in un momento e falsa in quello dopo, e non sempre si hanno strumenti per misurare l' infinitesimale trascorrere delle minime frazioni del tempo. Sicchè mentre io riconosco una cosa come vera essa può essere nel momento stesso in cui l'ho elaborata e percepita, mutata in cosa falsa, perciò io a quel punto potrei dire: è vera! ma in realtà ella non lo sarebbe più, oppure aspettare che si stabilizzi, senza però mai sapere per quanto tempo. Seguendo questo ragionamento non avrei mai la certezza di parlare ed essere al contempo nel vero. Sicchè imparai il trucco degli uomini, che sanno di non poter mai ragionare nel presente, ma di ragionare sempre leggermente nel passato e di guardare comunque verso il futuro. Perciò anche se cerco di essere giusto dovrei ammettere che è solo un tentativo di ragionare, e che è meglio amare e ragionare con umiltà che ingannarsi di avere tutto sotto controllo ed allontanarsi dall'amore credendo di poter sempre tornare ad incontrarlo.
Così le rivelazioni più grandi rimangono l'amore, l'umiltà, il perdono ed il coraggio. Ma il perdono non significa oblio poichè ciò che non si vuole ricordare, rimane comunque scritto dentro di noi o fuori da noi, sicchè sarebbe un ingannare se stessi.
L'Angolo del Rockpoeta®: "Puzzle"
2 giorni fa
3 commenti:
Bel post.
Grazie
Grazie
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