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martedì 31 luglio 2007

I SENSI

In questo mondo cerebrale ci si dimentica quasi di averli. Quindi, nel mio blog di appunti sul mondo, non poteva mancare
un richiamo alle facoltà dell'uomo più comuni: la vista, l'udito, il tatto, il gusto e l'olfatto.
Gli uomini sono in grado di analizzare la materia in questi cinque modi differenti e senza bisogno di alcuno strumento. Questo deve darci un idea di quanto siamo in confidenza con la materia che ci circonda e di come siamo già naturalmente forniti di abilità ottimizzate alla nostra sopravvivenza.
Possiamo interagire con 5 dimensioni differenti della materia, possiamo assimilarla riconoscendone il gusto, possiamo avvicinarla riconoscendone la consistenza e lo spessore, possiamo riconoscerla da lontano, captando particelle che si staccano da essa attraverso il suo odore, ci è data la possibilità di analizzare delle onde che si propagano nell'aria quando la materia si scontra, così come possiamo , attraverso un complesso sistema di fasci di luce riflessa riconoscerla nei minimi dettagli.
Anche queste capacità, dovrebbero impressionare l'uomo enormemente, eppure ci siamo talmente abituati ad esse da non considerarle tanto importanti...
In questo momento penso alla musica, a quanto essa ci possa fare entrare in un mondo profondo e possa mettere in contatto le persone, insegnandoci che spesso siamo più simili di quanto non si potrebbe pensare (bene avrò tempo in futuro di parlare di musica).
Ci sarebbe anche un ultimo senso che non è contemplato tra i cinque: l'equilibrio.
A detta di molti è la chiave per vivere bene, questi “molti” ci offrono probabilmente un consiglio davvero saggio; io sono però dell'idea che sbilanciarsi per una cosa che si crede giusta è sacrosanto e che a volte è positivo anche finire con il culo per terra.

lunedì 30 luglio 2007

Benito Mussolini

Riprendo oggi, con più tempo, il discorso sul Duce ed il fascismo.
Per aiutarmi nell'esposizione, ripescherò da wikiquote alcune frasi celebri.

Quando
Clinton chiese a Berlusconi cosa ne pensasse di Mussolini, lui rispose: "Ha fatto delle cose buone"! Ma dico, se neanche di Mussolini si può parlar male, ma che deve fare uno perché si possa parlarne male? Deve stuprare le capre in via Frattina? Che deve fare? Dice "Ha fatto delle cose buone", certamente: anche Adolf Hitler o Stalin, un ponte, una strada l'avranno fatta! Anche il Mostro di Firenze l'avrà detto "Buongiorno" a qualcuno qualche volta. (Roberto Benigni)
Con questa battuta, Benigni riassume tutto quello che ci hanno insegnato a scuola su Benito Mussolini; questa è la considerazione che hanno avuto di lui la stragrande maggioranza dei giornalisti italiani, dei professori, degli intellettuali, vissuti negli ultimi 60 anni.
Ora, vorrei riportare alcune delle frasi dette in passato da diversi personaggi celebri.
  • "Il signor Mussolini è il più grande legislatore vivente". (Winston Churchill)
  • "Così finirono i ventuno anni della dittatura di Mussolini in Italia durante i quali egli aveva salvato il popolo Italiano dal Bolscevismo per portarlo in una posizione in Europa quale l'Italia non aveva mai avuto prima...Le grandi strade che egli tracciò rimarranno un monumento al suo prestigio personale e al suo lungo governo". (Winston Churchill)
  • "Rivendico l'onore di essere stato in radiotelegrafia il primo fascista, il primo a riconoscere l'utilità di riunire in fascio i raggi elettrici, come Mussolini ha riconosciuto per primo in campo politico la necessità di riunire in fascio le energie sane del Paese per la maggiore grandezza d'Italia." Guglielmo Marconi
  • Soltanto Napoleone può paragonarsi a lui. (Roald Engelbreth Amundsen)
  • Con la morte di Mussolini scompare uno dei più grandi uomini politici cui si deve rimproverare solamente di non aver messo al muro i suoi avvesari politici. (Stalin)
  • Mussolini deve passare alla storia come il costruttore di una migliore forma di convivenza fra i popoli. (Franklin Delano Roosevelt)
  • Sono certo che per causa sua e delle idee che lui ha, il marxismo sarà un giorno battuto e definitivamente rovinato. (Lenin)

In fondo, la verità è palese. La storia la fanno i vincitori. Anche Enzo Biagi ammise :"Mussolini è stato un gigante; considero la sua carriera politica un capolavoro. Se non si fosse avventurato nella guerra al fianco di Hitler, sarebbe morto osannato nel suo letto. Il popolo italiano era soddisfatto di essere governato da lui: un consenso sincero."

L'idea che mi sono fatto è io è che Mussolini riuscì ad interpretare i bisogni e le necessità dello stato italiano. Evidentemente aveva una visione del mondo ed una sensibilità così elevate da poter convincere l'intera la nazione a prendere quelle che lui riteneva decisioni importanti. Sicuramente era affascinato dal potere, il suo entusiasmo però era autentico, non era legato al lusso od al denaro, era spinto dalla voglia di fare bene e di crescere. Qualcuno potrebbe ribadire che in nome dell'identità di una nazione sono state fatte troppe fesserie e che un eccessiva impulsività porta spesso alla rovina. Sono d'accordo (leggete i miei post di giugno), è facile però parlare col senno di poi. Quando ti ritrovi in un mondo ancora scosso dalla prima guerra mondiale, quando il pericolo del comunismo avanza, quando tutto il mondo è ordinato in stati ed il tuo si sta lentamente sgretolando, devi ribaltare le sorti della situazione, e per farlo bisogna agire in fretta, con tutti i problemi che ciò comporta.

Forse un giorno, la storia tornerà a dargli ragione.

domenica 29 luglio 2007

124 anni dalla nascita del Duce, Benito Mussolini

Oggi è l'anniversario della nascita di Benito Mussolini.

Non ho mai apprezzato le persone eccessivamente autoritarie, ho però sempre avuto stima e rispetto per chi aveva le idee chiare e sapeva muoversi nella direzione giusta.
Benito Mussolini è una persona che io ho sempre rispettato ed ammirato, fin da quando ero piccolo.
Le persone con tale carisma, hanno spesso la capacità di riordinare il mondo e di riequilibrare la vita delle persone che li circondano.
Posso dire in tutta franchezza che le scuole italiane hanno sminuito il suo operato, giudicandolo soltanto per essersi alleato con Adolf Hitler, per le leggi razziali e per la sconfitta della guerra.

Domani avrò tempo e modo di esprimere il mio pensiero.

venerdì 27 luglio 2007

Al-Qaida

Ieri sera un ragazzo egiziano ha inserito nel mio post un commento riguardo all'undici settembre e ad una presunta colpevolezza del governo americano in merito alla faccenda.
Visto che nel mio giovane blog sono inseriti 3 o 4 commenti in tutto, ho deciso di dare spazio al suo argomento.
Innanzitutto, non credo nel fatto che le torri gemelle siano state fatte crollare mediante l'uso di esplosivi collocati all'interno. La mia idea è semplicemente che le torri gemelle non siano fortezze medioevali alte 20 metri e con muri di 3 metri di spessore, erano edifici avveniristici costruiti in acciaio e che non possono sopportare le 100 tonnellate di un aereo in fiamme. E' un pò come la storia dello sbarco sulla luna che sarebbe un semplice imbroglio. Kubrik aveva avuto dei contatti con la NASA, forse anche per girare il suo film 2001 odissea nello spazio, così ci fu chi penso che l'uomo non arrivò mai sulla luna e che erano tutti montaggi.
Insomma, purtoppo io sono un comune mortale e non ho conosciuto nessun astronauta, cosi come non ho la possibilità di parlare con i pezzi grossi dell'intelligence americana. Voglio perciò affidarmi al mio buon senso, e credere che la storia di Al Qaeda sia vera così come l'uomo è stato sulla luna.
Troppo spesso ho assistito a dialoghi dove le persone elaborano dietrologie complicate, mettendo in discussione qualsiasi cosa e non credendo nemmeno alle evidenze. Quando si ha a che fare con certe persone che si impuntano sull'aver ragione, allora non c'e verso che questi cambino idea, tireranno fuori diecimila pugnette varie per confondere le idee.
Non posso essere sicuro al 100% di ciò che dico, io però credo così, così come credo che il governo americano non dica sempre tutto ciò che accade e che dopo l'11/09 abbia divulgato notizie false su attentati terroristici per aumentare l'ansia dell'opinione pubblica ed ottenere il suo appoggio in vista di una guerra.

Ad ogni modo potete farvi un idea su questa faccenda consultando questi siti

http://www.newsky.it/umorismo/leggende/missile.htm

http://www.fisicamente.net/index-1257.htm#impossibile

O il blog del ragazzo egiziano

http://the-american-qaida.blogspot.com/

giovedì 26 luglio 2007

I 3 siti del mese

Questa volta elenco 3 siti di indubbia utilità

1 www.viamichelin.it
Per calcolare percorsi con l'auto. Affidabile.

2 www.todomondo.it
Per avere un idea di una vacanza (non l'ho mai usato per prenotare ma mi dicono sia valido).

3 www.tuttogratis.it
Per avere accesso a centinaia di pagine web intressanti: voli low-cost, cartoline virtuali, telefonia, giochi...l'unica pecca è che bisogna scremare un pò di cose.

mercoledì 25 luglio 2007

RAZZE

Che davvero la razza umana discenda da un protozoo che si è evoluto in specie sempre più complesse come anfibi, rettili e mammiferi non possiamo saperlo, così come non possiamo sapere se è nato prima l'uovo o prima la gallina.
E' però certo che in natura esistano razze diverse e che esse si possano incrociare in determinati casi e dare vita a nuove razze.
E' facile parlare di leggi di selezione naturale quando si fa riferimento alle razze animali, magari estintesi in passato, un po' meno semplice è parlare di selezione naturale adesso, specialmente se si fa riferimento agli esseri umani dove ho già scritto in precedenza ciò che penso.
In questo paragrafo scriverò piuttosto delle differenze tra razze umane dal mio punto di vista.
Le razze umane sono differenti: ci sono razze che mettono in risalto certi aspetti e razze che ne fanno trasparire di più altri; ciò che conta è che siamo naturalmente diversi così come lo sono le persone tra di loro. Mi voglio sbilanciare; sicuramente ci sono razze più intelligenti ed evolute, dove per intelligenti ed evolute intendo abili nel ragionamento logico matematico e nel ricordare.
Se è vero che le razze esistono, sono anche consapevole del fatto che nel corso dei secoli abbiano subito continue modificazioni e rimescolamenti e che perciò una razza non è uno status a sé, ma una realtà da inquadrare in un determinato contesto, in una determinata epoca.
In altre parole, so che gli esseri umani che abitano nell'Africa sub-sahariana sono neri e in quel determinato modo, perché hanno sempre vissuto in quel luogo carente di acqua, afoso, bruciato dal sole, senza essere mai stati al centro degli scambi commerciali davvero importanti ed avendo avuto poche possibilità di incrociarsi con individui di razze simili. Della razza negra posso dire, senza cadere in ciò che chiamano ragionamento stereotipato, che si contraddistingue per avere una minore propensione al lavoro ed una minore precisione, soprattutto per ciò che riguarda il tempo; ha una pelle maggiormente spessa, una maggiore serenità nel vivere così come una maggiore resistenza al dolore ed alla fatica.
Questo discorso potrebbe fare di me un razzista; io non so se lo sono, quello che so è che considero tutti gli uomini degni di rispetto nella misura in cui se lo meritano (anzi a volte pecco di darne troppo a chi non lo meriterebbe).
Ho imparato anche a capire che molto spesso è stupido parlare di una vera e propria razza, ma ha più senso inquadrare una popolazione considerando la cultura che la contraddistingue.
L'Italia ad esempio è un miscuglio di razze provenienti da ogni parte del mediterraneo ed oltre: non ha senso parlare di razza italiana, sebbene una cultura italiana sia ben riconoscibile.
Nel corso degli anni ho imparato anche ad accettare che le persone si influenzano tra loro in modo così potente da creare uno stile di vita che nel tempo porta anche a modificazioni fisiche, come i tratti del viso. Altrimenti sarebbe difficile spiegarsi tutte le bresciane con l'ovale del viso corto,i modenesi con la testa quadra ed i pievesi con la faccia da comunisti...Scherzi a parte, so bene che il dibattito tra influenza sociale ed eredità genetica ha suscitato da sempre molti interrogativi.
Credo si parli di una cosa molto dinamica, poiché l'uomo specialmente nei primi anni di vita è veramente plastico ed influenzabile dall'ambiente, l'impronta genetica che egli ha è però sempre presente e spesso è proprio quella a dettare le sue scelte.
In altre parole, potrei provare a buttare dei numeri dicendo che in condizioni di vita normali ed a me contemporanee, l'uomo sia influenzato dal 40% dai suoi geni, dal 30% dalla famiglia e dal restante 30% dall'ambiente e che la cosa può essere fortemente variabile dal contesto che può arrivare a far risaltare al massimo le sue differenze genetiche così come le può annullare e riporre maggiore importanza in ciò che lo circonda.
Sono comunque parole vane, che lasciano il tempo che trovano: un bambino con la sindrome di Down sarà influenzato molto più dai suoi geni che dall'ambiente; un bambino abbandonato nella giungla dovrà far affidamento soprattuto alle sue capacità naturali, anche se nel caso in cui un orso gli desse una zampata in testa accopandolo, torneremmo ad avvalorare la tesi che ritiene l'ambiente circostante fondamentale! E' inoltre probabile che un uomo nato sotto ad un regime tipo quello di Pol Pot non potesse esprimere le sue potenzialità al meglio...
Morale della favola, credo che le razze umane esistano, dal momento che le persone sono sottoposte a vite differenti e vengono al mondo col patrimonio genetico delle vite dei loro differenti antenati. Perciò credo sia importante pensare alla razza di una persona per farsene un idea, così come sia necessario rispettare un uomo in quanto uomini. Credo anche che sia fuorviante pretendere di voler decidere in quale misura esatta una persona è influenzata dai geni e in quale dal suo vissuto personale poiché sono tutt'uno con quella persona.

martedì 24 luglio 2007

LA SCIENZA

Scienza, sapienza, logica, intelligenza.
Tutte queste parole hanno valenza positiva. Un uomo che si dedica alla scienza è reputato sapiente, logico, intelligente e bravo.
Fin qui niente di strano.
Il problema è quando si affrontano discorsi scientifici che rivoluzionano la vita umana, e che in nome del progresso, ci portano guai e catastrofi.
Molte persone geniali sono state definite come “scienziati pazzi”, perchè la gente non li capiva, oppure più semplicemente perchè stavano rivoluzionando il mondo in un modo così drastico da risultare incontrollabile, e probabilmente deleterio per la razza umana.
Il punto è che la scienza non è mai stata al servizio dell'uomo. La scienza in sé, non ha etica morale ed ha una dimensione propria, estranea all'uomo od alle religioni. Bisogna ricordare che chi conosce la scienza può essere intelligente ma non per questo saggio, perciò quegli scienziati erano semplicemente servi della scienza, che assumeva per loro, il primo posto nella scala della priorità.
Detto questo, potrei ricordare a quale livello è arrivata la scienza, realtà che spesso preferiamo ignorare, facendo finta di niente.
Analizzando ciò che ci circonda, la scienza ha potuto scorgere alcune relazioni di quel disegno cosmico che ci governa, elevando l'uomo a potenzialità impensate.
La fantascienza di un secolo fa, quella dei fumetti per ragazzi, è diventata oggi scienza, verità.
Si è scoperto come la terra sia una specie di sfera che gira attorno al sole.
Siamo riusciti a scomporre la materia in particelle infinitesimali, atomi che costruiscono la materia e si ripetono in combinazioni differenti.
Abbiamo imparato che ci sono forze prestabilite che governano l'universo e che sono responsabili della sua struttura (attualmente le 4 forze fondamentali che governano l'universo sono considerate la gravità, l'elettromagnetismo, la forza nucleare debole e quella forte).
Quando uno studia questa roba a scuola, è un po' sorpreso, ma per non uscire di testa comincia subito a capire che gli conviene pensare di più alle cose di tutti i giorni. Pensare al fatto che esistano persone capaci di scindere particelle invisibili a occhio nudo, che creano una quantità di energia impensata, è quasi un delirio.
Già ho dovuto mettere tutto me stesso per concettualizzare l'idea di essere appoggiato con i piedi su una sfera gigante sospesa in mezzo al vuoto che tiene tutti attaccati a se attraverso una forza simile a quella che la fa girare...
Ancora oggi continuano ad avvenire scoperte sensazionali, basti pensare alla capacità dell'uomo di copiare un altro uomo con le stesse caratteristiche di base senza avere bisogno del padre e della madre presenti.
Per fortuna la scienza ha dei forti limiti e non riesce ad essere padrona incontrastata di un popolo, poiché troppo spesso gli approcci iper scientifici si rivelano in realtà di limitato interesse per l'uomo, che non vive in un mondo di numeri e perfezione ma in un luogo dove si cerca la felicità e si coltivano anche ideali, sentimenti, passioni.
Ultimamente si è poi assistito come la scienza si sia ridicolizzata prestando il massimo interesse alle cosiddette scienze sociali, che esprimono al massimo il paradosso della scienza, tentando di esaminare società e uomo, costruendo l'immagine di un individuo succube di ciò che lo circonda. Questa visione potrà essere giusta per alcuni ma sicuramente non per tutti, e rimane comunque una visione superficiale della faccenda.
Altra ridicolaggine alla quale si assiste è la pretesa dei medici di voler considerare il cibo in maniera iper scientifica, consultando tabelle, seguendo criteri diversi e specialisti di ogni scuola di pensiero.
Forse ho una mentalità troppo medioevale, forse sono esageratamente scettico nei confronti della medicina e della scienza, ma non è forse vero che si è arrivati a dare loro un peso eccessivo? Forse è solo un periodo, io comunque continuo a tener presente che a questo mondo si può esistere anche senza pensare.

lunedì 23 luglio 2007

IL TEMPO

Curioso elemento il tempo. Per i Greci, Kronos, era il Dio creatore di tutto l'universo, per me può essere inteso come l'essenza stessa del mondo materiale. Panta rei: tutto scorre, il mondo va sempre avanti e mai indietro, tant'è che se mi avessero chiesto quale era il senso della vita fino a qualche tempo fa avrei risposto semplicemente che il senso della vita è “avanti” perché indietro non ci puoi andare, tutto qua. Non ci sono molte cose che possono sfidare il tempo: le uniche sono forse l'amore e la verità nelle loro varie forme: queste hanno permesso la nostra evoluzione.
Fortunatamente l'uomo non è riuscito ancora ad influenzare questa entità; eppure sembra che non sia una possibilità così scientificamente remota... non oso neppure pensare cosa accadrebbe.
Il tempo... il tempo è denaro, il tempo è logica e soprattutto è relativo.
Quando chiesero ad Einstein di spiegare in parole povere la teoria della relatività egli disse: “Quando un uomo siede in compagnia di una bella ragazza, sembra passato un minuto, ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività “.

venerdì 20 luglio 2007

LA RELIGIONE

Guardando all'etimologia della parola, religione deriva da “legare con la divinità”, come per indicare un patto con ciò che trascende.
L'uomo si è sempre cercato di figurare uno o più entità che governassero il mondo, con poteri che oltrepassano l'immaginazione umana.
La storia ci testimonia come si siano seguiti profeti di ogni genere e Dei di ogni forma. Potrei citare come esempio attuale quello dei Raeliani che credono negli alieni Creatori dell'umanità e, se ho inteso bene il concetto, pensano che diversi personaggi come L'avvocato Agnelli siano alieni travestiti da esseri umani.
In linea di massima credo che le religioni più veritiere siano quelle più durature, che riescono a fornire una spiegazione omni-comprensiva del mondo e che permettono ai loro adepti di crescere in armonia.
Ora, qualcuno potrebbe pensare che sto scrivendo cose abbastanza banali e scontate, eppure credo che tanto scontate non siano, visto che in America sono esistite sette religiose dove l'epilogo della cerimonia consisteva in un suicidio di massa.
Uno storico disse che più il Dio è lontano e concettualmente difficile da comprendere, meno l'uomo si sentirà libero. Pienamente d'accordo.
I Greci avevano Dei molto vicini alla razza umana, perciò si sentivano più liberi, più giustificati in certi atteggiamenti e meno carichi di responsabilità.
Il Cristianesimo sarebbe forse la religione più vicina all'uomo, visto che Dio è diventato uomo e ci ha spiegato come vivere, il problema è che i canoni del Cristianesimo sono così moralmente elevati da risultare troppo lontani dalla nostra reale esistenza.
Sarò di parte, ma la religione Cattolica è quella che più si avvicina al disegno cosmico che ho così spesso citato nei post in maiuscolo. Certo ci potrebbe essere anche la possibilità che il vero senso della vita sia quello di correre attorno ad un bastone in stato di trance come facevano i nativi del Brasile, ma per come si sono evolute le cose mi pare di avere pochi dubbi a riguardo.
Il bello della religione cattolica è la sua plasticità, il suo dinamismo. Il concetto di perdono Cristiano è quello che eleva i fedeli e da loro la possibilità di crescere in tutte le direzioni ed andare oltre al male. Per questo motivo credo che le religioni delle quali mi sono fatto un idea fino ad adesso siano riduttive. Certo, il problema di fondo resta: per poter esistere a questo mondo, la religione cattolica deve confrontarsi con realtà concettuali e materiali contemporanei alla sua esistenza, ed essendo essa una rappresentazione terrena limitata di un concetto immane potrà produrre spesso pensieri non completamente veri ed allontanarsi dalla realtà. Essa ha l'obbligo morale di avvicinarsi all'altissimo ma nel contempo è soggetta alla fallibilità di tutto ciò che è terreno, sottostando alla legge per la quale non esistono verità assolute in questa dimensione.
Anche i dogmi religiosi possono essere messi in discussione, ma per un fedele questi dovranno rimanere tali, altrimenti ci si allontanerà dalla religione. Io sono convinto che anche nella religione cattolica ci siano forti limiti, limiti che ovviamente non aveva la parola di Gesù.
L' uomo cristiano ha dovuto ammettere di essere parente delle scimmie e che il sole non girasse attorno alla terra ma viceversa, si possono ricordare poi numerosi episodi che gettano fango sulla chiesa, dalla vendita delle indulgenze, agli eccessi delle crociate, fino ad arrivare all'inquisizione o agli scandali odierni dei preti pedofili.
Nessuno è perfetto, il male è in agguato. Allora non avviciniamoci troppo al relativismo culturale e cerchiamo di seguire la parola di Gesù, ricordandoci però che per tanti studiosi, tra i quali Lorenz, il mondo finirà a causa delle guerre di religione.

giovedì 19 luglio 2007

Commercio elettronico

E-bay

Contro ogni ideologia No-global, voglio elogiare e-bay.
Da molti sento dire: perchè comprare su internet standosene rinchiusi in casa, quando si può benissimo andare in un negozio , controllando di persona ciò che si acquista ed avendo un rapporto più umano con il negoziante.
Bene, sono d'accordo.
Nonostante ciò voglio comunque elogiare il commercio elettronico, perchè sta dando la possibilità a tutti di poter vendere ed acquistare tutto.
Questo è uno dei sogni dell'uomo. Questa è l'apoteosi del commercio, questo è uno dei pregi che ci sono concessi dall'essere così evoluti e dall'aver raggiunto una civiltà così civile ed informatizzata.
Vuoi un mobile del 600? lo compri. Vuoi la Treccani degli anni 30? la compri. Vuoi vendere le magliette che disegni tu? le puoi vendere a tutta Italia. Questo è progresso.
Speriamo di non farci travolgere.

mercoledì 18 luglio 2007

La casta

E' uscito un libro interessante, si chiama "La casta" e parla delle sconcerie della classe politica italiana.

Dacchè sono nato ho sempre sentito parlare male dei politici, questo libro però oltrepassa la fantascienza.
Leggendolo a volte mi è venuto il nervoso, perchè parla di fatti spesso ormai già accaduti e per i quali non è più possibile fare nulla. Altre volte ho pensato tra me e me che gli autori esagerassero nel farsi i cazzi degli altri.
Devo ancora finire di leggere il libro, perchè tutto d'un fiato è davvero impossibile leggerlo. O ti incazzi troppo o te ne freghi totalmente di quello che c'è scritto.
L'ho smarrito da qualche parte per casa, appena lo ritrovo, cercherò di finirlo.
Mi preme però che sia diffuso il più possibile (come già sta accadendo) e che se ne discuta anche in televisione.
Diciamo che io non sono contro i politici, so che per gestire le cose il compromesso è spesso l'unica soluzione. Non critico nemmeno il fatto che siano ben pagati e che possano vivere in maniera agiata. Per dirla tutta non credo nemmeno che se un parlamentare sbagli una volta nella vita come ha fatto De Michelis, debba poi essere "radiato dalla professione" e penso che in fondo il fatto di avere politici un pò anzianotti non sia un male grave.
Leggendo questo libro ho però oltrepassato la saturazione. Troppe maialate nella nostra Italia, non siamo in un film di hollywood, ci vuole un pò più di sobrietà e di etica.

Leggetelo e sappiatemi dire

martedì 17 luglio 2007

Le 7 meraviglie del mondo moderno

Mentre ero in vacanza hanno decretato le 7 meraviglie del mondo, delle quali avevo parlato in un precedente post.
Le vincitrici sono:
La muraglia cinese, il sito archeologico di Petra in Giordania, il Cristo Redentore di Rio, la città perduta di Macchu Picchu in Perù, Chicken Itza nello Yukatan, Il nostro colosseo ed infine Il Taj Mahal dell'India.
Non ho ben capito i criteri con i quali si sia attribuito questo titolo, dato che le votazioni telematiche erano aperte anche il giorno stesso dell'estrazione, forse la giuria aveva un peso ed i voti ricevuti ne avevano un altro.
Il dubbio è che questa iniziativa non fosse poi così seria, soltanto il fatto di aver escluso le piramidi è un oscenità.
Ho visitato il sito del concorso, e mi pare di aver capito che sia stata un iniziativa imprenditoriale come ce ne sono altre, tant'è vero che stanno per proporre anche l'elezione delle 7 meraviglie del mondo naturale (cascate, gran canyon, foreste ecc...).

Chiudo prendendomi la soddisfazione di elencare 7 delle cose più belle del mondo che finora ho visto io:

1 Roma
2 La cattedrale di Burgos
3 Il mare dei Caraibi
4 Le alpi innevate con il cielo limpido.
5 Il parco del Serengeti
6 La magnolia al centro del chiostro della chiesa di Sant Antonio a Padova
7 La reggia di Versailles

lunedì 16 luglio 2007

Rientro in città

Tornato ieri dal mio viaggio di vacanze.

Avevo scritto il post "un posto nel mondo" ed ho approfittato della vacanza per leggere il libro di Fabio Volo che ho comprato all'aeroporto.
Non avevo mai letto libri della ex iena, così in questa vacanza ne ho letti due.
Ho apprezzato molto il suo stile fresco e contemporaneo che lo piazza tra gli scrittori che più apprezzo.
Mi aggrada il suo stile introspettivo ed il suo modo di dare importanza ai dettagli curiosi della vita, purtroppo però, la maggior parte di ciò che scrive gira intorno a relazioni amorose od ai sentimenti di coppia, il che lo rende talvolta un pò troppo mieloso.

P.S. Lungi da me l'idea di fare un resoconto della mia vacanza