Pages

lunedì 6 ottobre 2008

Cosa avviene all'economia

Cosa sta succedendo all'economia? Le banche sono in crisi? E' finito il capitalismo? colpevole è stata la mano pubblica o la FED?

Questa è l'opinione di Arthur.

IMPORTANTE PREMESSA

Tutta l'economia della terra è globalizzata. Dagli accordi di Bretton Woods nel Luglio del 1944, gli stati hanno accettato, in particolar modo per evitare guerre, la sudditanza nei confronti degli Stati Uniti, che era la potenza maggiore in termini di esercito, economia, tecnologia. Per questo motivo ogni moneta era agganciata al dollaro, che a sua volta aveva in teoria un controvalore aureo. In particolar modo, la componente della popolazione ebraica ha influito, appoggiata dalla mentalità anglosassone sullo sviluppo della politica ed economia mondiali.
L'economia quindi non è una variabile indipendente, essa va studiata all'interno della logica mondialista pseudo-napoleonica (per usare un eufemismo) decisa dall'elite che domina il pianeta, ed oramai assorbita dalla maggior parte delle persone civilizzate.
All'interno di questo progetto, si è scelto di muoversi nella direzione di rendere l'economia "il più aperta e di libero mercato possibile", questo gradualmente, di anno in anno, tentando di coinvolgere qualsiasi nazione, da quelle che in passato venivano definite comuniste a quelle che chiamiamo "del terzo mondo".

SUL LIBERO MERCATO

Il libero mercato è una buona teoria ma in realtà ha dei limiti.
Ha dei limiti perchè non è molto semplice definire quando alcuni venditori applicano "cartelli" decidendo tra di loro un prezzo di mercato. Questo comunque non è il solo limite, ha dei limiti perchè i prodotti vendibili il tempo a disposizione, i fornitori ed i clienti sono finiti, così quando un venditore riesce, per una serie di ragioni che possono spaziare dalla bravura, alle conoscenze, a crescere di potenza, potrebbe arrivare, e soprattutto in alcuni settori, a raggiungere regimi di monopolio (come le multinazionali di oggi).
Che ci siano aziende di queste dimensioni non è in linea di principio sbagliato. Quello che è sbagliato è come si è visto, che in un mondo organizzato da stati ma un economia aperta, queste aziende acquistano un potere tale da diventare esse stesse stati, e poichè il libero mercato è stato scelto all'interno di un regime di democrazia, dover sottostare a grandi cambiamenti all'interno di questo mondo, decisi a tavolino ai vertici di una multinazionale, è contro quello stesso principio di democrazia che avrebbe optato per queste economie di libero mercato.
Quello che è successo nella realtà è abbastanza evidente: Queste grandi società, che una volta erano addirittura anonime, oltre a poter beneficiare di un ottica sovranazionale sono divenute frammentate in tante quote di partecipazione, questo per tentare di rendere l'economia ancora più aperta e rendere tutti più partecipi in questo libero mercato.
Purtroppo però, per le ragioni che ho appena elencato (in Italia si parla soprattutto di conoscenze), anche attraverso il mercato azionario, si è arrivati alla medesima situazione, ovvero che le grandi aziende nazionali ed internazionali oltre a comandare si sono ritrovate ad avere buona parte dell'economia dell'intero paese in mano. La mappa del potere di Beppe Grillo, dove nei consigli di amministrazione ci sono personaggi comuni ad altre aziende importanti nè è un esempio tangibile.
Prima di passare al prossimo paragrafo è molto importante soffermarsi sull'entità di queste società di capitali, che oltre a poter pagare meno tasse, agiscono con una libertà che permette loro di non onorare debiti una volta fallite, spesso di rendere poco palesi i reali manager senza inoltre richiedere soldi alle persone fisiche che falliscono.
Questo privilegio, oltre ad aver un pò "disumanizzato" i rapporti di lavoro, dove non si lavorava più per una persona con un nome, un cognome, ed una faccia, hanno fatto in modo che un sacco di furbastri mettessero in piedi società al solo scopo di fallire e fregare soldi ai fornitori, senza entrare nel merito di operazioni più complesse a livello di mercato azionario.

LE BANCHE

Il sistema bancario, come è ovvio immaginare, ha giocato un ruolo fondamentale in tutta questa economia.
Le multinazionali non sono infatti nulla, comparate a quelle grandi banche che muovono capitali di trilioni di Euro all'anno. L'uomo più ricco del mondo, che sia Bill Gates o Warren Buffet, non può competere con il potere economico in mano a chi come la famiglia dei Rockfeller o dei Rothschild, sposta immensi capitali da un banca all'altra e decide direttamente sulle sorti dell'intera economia o sulle questioni di politica internazionale (quella vera). Quando si arriva a questi livelli, l'economia e la politica si fondono e diventano paradigma di quel progetto mondialista del quale parlavo all'inizio, dove si ricerca la "società aperta", e quindi la globalizzazione dei popoli, la progressiva distruzione delle identità statali, che devono lasciare il posto ad una logica economica dove un gruppo di persone fanno il bello ed il cattivo tempo a loro piacimento, spesso senza evitare episodi quantomeno discutibili se non proprio altamente deplorevoli.
Così le banche hanno funzionato da "motore di tutta l'economia"; un economia DEL DEBITO, dove i soldi si creano sulla fiducia che si ripone in questi organismi sovranazionali quali sono le banche di emissione, banche che in realtà spogliavano gli Stati dei loro averi (poichè, lasciando stare anche le insormontabili difficoltà di altra natura, non puoi pagare un debito con soldi che nemmeno esistono dato che quelli per gli interessi non sono stati nemmeno stampati).
Le banche di emissione hanno perciò agito in concomitanza con le banche commerciali, banche che però da nessuna parte è scritto debbano realmente fare del bene al territorio, poichè, aldilà delle "fondazioni", il loro scopo è sempre e comunque il profitto. Le banche commerciali inoltre, diventavano moltiplicatrici di moneta, potendo prestare soldi più e più volte mantenendone a riserva solo pochi in relazione a quelli prestati e potendo così incamerare incredibili guadagni con gli interessi. Dato che per altro tutto ciò avviene in virtù di soldi che in sostanza sono per la maggior parte "BIP" di computer, siamo davanti ad una vera e propria apoteosi della numerologia.
La mano invisibile che teorizzava Smith, e che avrebbe dovuto sistemare le disparità, non sembrava farsi molto vedere, tant'è che si è arrivati ai famosi conflitti di classe, ai numerosi interventi statali, eccetera.
Un fatto molto brutto di questa faccenda, è però che spesso le rivoluzioni di classe come anche la rivoluzione Russa, erano fomentate dal partito comunista, partito che veniva finanziato in diverse nazioni, dagli stessi banchieri che operavano in America, paese che lottava fino alla guerra per la democrazia, per il capitalismo e per questo regime di libero mercato, senza che la notizia venisse palesata.

IL MERCATO AZIONARIO

Il mercato azionario fu una trovata per inserire le persone ancora di più nell'economia del debito, creare maggiore sinergia tra chi detiene il potere economico e chi lavora dentro ad esso così come per accelerare il processo di globalizzazione.
Anche qui si parla di andamenti che seguono le leggi del libero mercato, è bene però fare alcune precisazioni.
Innanzitutto, questo libero mercato è comunque misurato in una valuta monetaria, che come ho precedentemente spiegato è emessa da un organismo quale la banca di emissione, che ne decide inoltre il tasso di interesse, organismo che perciò, è in grado di poter influenzare altamente queste leggi del libero mercato.
In secondo luogo, per quanto si possa essere stretti con le regole di insider trading, vi sono personaggi che per forza di cose hanno accesso ad informazioni prima di altri, quando non sono proprio loro che le prendono.
Allora è molto semplice il concetto: Essendo diventato il mercato molto umorale, io posso approfittarne al massimo. Mettiamo che io compri delle azioni della fiera di Milano e sono uno degli organizzatori/espositori importanti e vengo a sapere, che a causa di alcuni problemi tecnici non si farà più prima che lo dicano agli altri: ci metto poco a vendere le azioni prima degli altri, o magari contattare un'altro e mettermi d'accordo per fare pure una scommessa al ribasso. Questo era un esempio molto semplice.
Oltre a questo è bene notare come alcune crisi possano essere pilotate con anticipo dalle banche. La crisi del 29 secondo diversi economisti fu principalmente imputabile a responsabilità della Banca centrale americana (FED) ed a operazioni di alcune banche come la Morgan che crearono prodotti analoghi agli attuali derivati (i Margin) producendo un effetto leva su debiti scoperti, devastante.
Un accenno meritano le agenzie di rating che avrebbero dovuto tutelare gli azionisti ed i risparmiatori assegnando un indice di affidabilità ad aziende e banche. Queste agenzie venivano in pratica pagate dalle stesse figure che dovevano valutare; si è di recente rivelato l'ovvio conflitto di interesse; magra figura è stata fatta con la banca americana Lehman, che era considerata molto affidabile fino a poco tempo prima di fallire.

PARADISI FISCALI

I paradisi fiscali sono i luoghi dove passano trilioni di Euro ogni anno di ogni tipologia di provenienza; per essere depositati o riconvertiti in denaro più pulito, ad esempio attraverso fondi azionari.
Nel ventunesimo secolo, l'uso dei contanti è molto limitato, difatti la realtà è che tutte le grandi associazioni mafiose, i dittatori di paesi del terzo mondo, i trafficanti di droga e così via, si appoggiano a delle banche internazionali per i loro affari.
Le grandi multinazionali hanno sedi in 5, 10, 15 di questi posti diversi, risultando perciò potenze economiche non controllabili da cittadini o Stati in termini di movimenti di denaro, leggasi affari illegali, come ad esempio le tangenti.

ATTUALE CRISI

L'attuale crisi riguardante i mutui Sub-prime e le grandi banche di affari era prevedibile ed è stata prevista (non da me che ero più ignorante che adesso e ci ho perso dei soldi).
Ora, però vi devo chiarire un concetto: se è vero che gli abitanti degli USA sono per la maggior parte indebitati fino al collo, e lo stato ha comunque un debito pubblico elevato, è chiaro che prima di arrivare a misure drastiche di recupero crediti (obbligare gli Americani a vendere un rene od una cornea) hanno dovuto scegliere se far fallire lo stato o far fallire le banche, poichè continuare solo ad impacchettare debiti e smerciarli ad altri risparmiatori del resto del mondo non era più cosa fattibile.
Facendo fallire alcune banche hanno spalmato un pò di debiti sul mercato ed i risparmiatori, salvandone altre con interventi statali hanno spalmato un pò di debiti sullo stato ed indirettamente sui cittadini (che sono già im buona parte indebitati fino al collo), nel frattempo la FED immetteva denaro per poter tappare un pò le perdite, ma di conseguenza aumentare l'inflazione del denaro.
Adesso la baracca USA sta su grazie alla Cina che si è comperata una marea di titoli di Stato Americani, Cina che per altro in termini di economia è in grado di superare il Pil americano in un paio di anni a dire molto.
Dimenticavo di rispondere alla domanda di chi è la colpa della crisi. Ok, la colpa è

1 - Di tutti noi che ci facciamo andare bene questa economia del debito.
2 - Di chi ha chiesto un mutuo pur sapendo di non riuscirlo a pagare.
3 - Degli Americani che si sono abituati ad un tenore di vita superiore alle loro possibilità.
4 - Di chi governa in America che ha individuato nel consumismo e nello shopping la panacea di tutti i problemi dell'economia e del mondo
5 - Dei bancari che hanno erogato mutui, sapendo in realtà che i clienti non sarebbero riusciti ad onorarli
6 Degli investitori e promotori che hanno impacchettato questi debiti e li hanno affibbiati in giro a banche e privati, a volte per dabbenaggine, altre in malafede.
7 - Dei banchieri che hanno dato il benestare a questo andazzo.
8 - Dei grandi banchieri, che sapevano quello che sarebbe successo e che hanno contribuito alla creazione di questa economia.

CONCLUSIONI

Non essendo tra gli importanti uomini delle alte sfere che sanno come si muove il mondo non posso azzardarmi a fare previsioni troppo globali.
Posso essere sicuro che il tenore di vita consumistico sostenuto fino ad ora sarà impensabile per tanta gente che vi si era abituata e che alcune crisi sono auspicate se non controllate.

3 commenti:

intrigantipassioni ha detto...

Doevva succedere qualcoas di simile, per cercare di aprire gli occhi ai "potenti". Speriamo abbiano capito la lezione.... Noi ce la faremo sempre e comunque, ora sono loro a dover ridurre la loro vita dorata.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Forse la colpa è anche di Multinazionali che hanno fatto le regole come pareva a loro e Banche mondiali che hanno permesso tutto e di più alle stesse.

Credo che non sia solo il Mutuo di Mr. White ad essere la causa di questa crisi, ma la commistione di affari e finanza con Banche che non si limitano a prestare denaro ma anche a gestire spesso esse stesse Società all'interno delle quali entrano corposamente con una quota azionaria di assoluta rilevanza quando non maggioritaria.

E' di Banche che hanno erogato quelle obbligazioni di Cirio e Parmalat sbolognando il debito a piccoli risparmiatori innocenti?

Quello che vedo è che cmq la situazione è molto seria e non so quali pieghe potrà effettivamente prendere.

Una cosa è certa: l'economia fatta di partite di giro, pezzi di carta virtuali, e debiti scaricati su terzi è finita e deve terminare. Altriimenti davvero la prossima economia sarà quella del baratto...

Ciao, grandissimo post!
Daniele

Arthur ha detto...

Intrig, purtroppo non hai esattamente ragione. In realtà i "potenti" sono in buona parte rimasti tali.
Ti basti pensare che le banche fallite avevano in realtà una gran parte di azionisti in comune con le banche salvate (ergo: han tolto da una parte per ridargli dall'altra), oppure che i manager delle banche FALLITE avevano comunque diritto a stipendi e buone uscite per milioni di Euro.
La realtà è che le persone che risentiranno di più saranno le famiglie di risparmiatori raggirate, ed in seguito la maggior parte degli occidentali, che vedranno ridimensionarsi il tenore di vita ed il potere di acquisto dei loro soldi.

Grazie Daniele, io sinceramente non so a questo punto cosa accadrà, mi immagino che ci sarà da aspettarsi tanto da oriente.