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lunedì 16 maggio 2011

del paradosso vitale

In realtà il segreto più profondo della sostanza è che il tutto e l'uno convivono allo stesso tempo.
E' il paradosso esistenziale che ha scervellato innumerevoli uomini.
Così in Italia si tentò di suddividere la società in due parti: la destra che si focalizzava sulla libertà dell'individuo e la sinistra che si focalizzava sull'uguaglianza dei molti. Questo era in realtà il programma di Gelli, cosìccome quello di molte altre massonerie.
Dal conflitto delle due parti si sarebbe generata l'evoluzione che sarebbe risultata presumibilmente equilibrata da queste due forze.

Allo stesso modo l'oggetto che altro non è che la proiezione all'infuori del soggetto può essere inteso come elemento a sè stante o come parte di tutto quanto sta fuori dal soggetto, ovvero il mondo a lui circostante.


Prendiamo una vecchia lampadina.

Nel dettaglio si può dire che sia un ampolla di vetro con dentro un filamento di metallo che si riscalda con la corrente eletrrica ed emette luce. Si usa per vederci al buio, costa un paio di Euro e dura qualche anno. E' un buon prodotto.

Guardandola in maniera più generale si può dire che la lampadina sia un prodotto industriale creato in serie da fabbriche moderne dove lavorano decine di uomini si assemblano i materiali reperiti e trasformati in una parte del pianeta, che vengono poi controllati certificati, e messi a disposizione sul mercato, in cambio di una valuta che è accettata dalla maggior parte degli individui.
La lampadina si avvale della proprietà del vetro e quindi del silicio riscaldato e deformabile quindi raffreddato e trasparente , che si avvale della proprietà di alcuni metalli quali il tungsteno di essere riscaldabili e quindi di emettere luce, e che si avvale del principio elettrico per il quale tutta la materia è potenzialmente energia, che può ricevere ad esempio mediante un cavo precedentemente installato, collaudato e certificato, che trasporta energia a 220 volt per lo stesso principio per il quale gli elettroni si spostano. La fonte di tale energia può essere combustione di un gas, combustione di un idrocarburo estratto dalla terra, di carbone, od energia accumulata dallo spostamento del vento, dell'acqua, dall'immagazzinare il caldo prodotto dal sottosuolo, così come dalla stella più vicina al nostro pianeta, che è il Sole, od intervenendo sui nuclei della materia stessa, poichè piegando lo stato naturale degli elementi, come ad esempio avvicinando i loro nuclei il più possibile, ed in maniera forzata, si ottiene un sacco di energia.
In una visione ancora più ampia la lampadina rappresenta la creazione di un piccolissimo sole, quando l'individuo ne ha bisogno, ovvero quando il sole non c'è.
Questo prodotto altera dunque la luce in modo da far percepire agli occhi di un essere umano medio l'ambiente circostante.
L'uso della lampadina in senso lato verrebbe meno a seguito della considerazione che il sole sorge ogni mattina ed illumina abbondantemente l'ambiente. E' un prodotto inutile.

QUESTI SONO I DUE PUNTI DI VISTA DELLA LAMPADINA

Per il primo, più attento al dettaglio, uno non ci vede, accende la lampadina e ci vede, è un buon prodotto.

Per il secondo, più attento alle considerazioni generali, la lampadina comporta il lavoro fisico ed intellettuale di diverse persone, nonchè lo sfruttamento di materiali terrestri, di incanalare energie per sfruttarle da una altra parte, il tutto per avere qualcosa che serve solo quando è buio, e quando è buio è sufficiente dormire ed aspettare il giorno seguente. E' un prodotto inutile.



Allora non si può dire che il primo ragionamento non sia corretto. Stasera non ci vedrò, vorrò vederci per avere la possibilità di scrivere facilmente: mi serve la lampadina.

Ma nemmeno si può dire che il secondo non sia corretto. Sto spostando energia da una parte all'altra sfruttando l'ambiente e chiedendo di lavorare a tante persone, per poi ottenere qualcosa, che quasi certamente (almeno il sole è sempre sorto ogni mattina, e si pensa lo farà ancora per millenni) potrò avere domani senza alcun problema e senza bisogno di compiere nessun gesto, e soprattutto gratis, senza alcuno spreco, senza soldi, senza emissioni di CO2 e senza dover dipendere da nessuno, basterà solo aspettare qualche ora.

Quindi in realtà valutare chi ha ragione e chi ha torto non è sempre così semplice.

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