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mercoledì 19 novembre 2008

Economia, finanza e la mia ignoranza

Economia, dal Greco "Oikonomia", traducibile come "amministrazione delle cose domestiche".

Finanza, dal Latino "Finantia", definizione amichevole di una controversia, che assume in seguito il significato di prestazione pecunaria e poi di denaro contante.

Ignorare, da "in" privativo e "gnorare", dall'inusato gnorus per gnarus (che sa) formato sulla stessa radice del Greco Gnor-izein (conoscere).

Io sono ignorante, ultimamente ho ragionato di economia tutti i giorni ed ho provato di ridurre la mia ignoranza su certi argomenti.
Premetto che la mia ignoranza mi porti a pensare che è difficile fare ragionamenti di economia globale, o macroeconomia, o almeno sarebbe un controsenso etimologicamente, questo perchè, se l'economia è lo studio delle cose domestiche e tu con l'economia ci studi il mondo, allora vuol dire che:

A- Non stai più studiando le cose domestiche.
B- Credi che la domus (o casa tua) sia il mondo intero.

Questo per dire che probabilmente i principi di economia non si possono traslare alla dimensione mondiale, a meno che tu non sia il padrone del mondo o che davvero l'umanità non abbia raggiunto quell'utopico pensiero collettivo dove tutti ragionano in un solo modo.

Sempre la mia ignoranza mi fa notare come di conseguenza molto spesso per certi discorsi si usi la parola molto più diplomatica ed altisonante "finanza", nel senso che le disquisizioni ed i rapporti umani vengono risolti senza tirare per forza di cose in ballo la domus o la proprietà, ma avvicinandosi di più ad un concetto generale di concludere qualcosa; conclusione alla quale di solito si arriva mediante rapporti di "affari".
Nell'attuale mondo, finanza è sinonimo di denaro, perchè tutte le conclusioni non bellicose avvengono generalmente attorno a scambi di denaro.

Detto questo, la mia ignoranza mi ha portato ad ascoltare amici che lavorano con "la finanza" più spesso di me, o con persone che ne fanno priorità di vita, portatondomi a capire una cosa:

C'è chi ama i numeri, chi le lettere e chi ama la gente.

6 commenti:

Silvia ha detto...

Io non ho mai amato più di tanto i numeri...

Ciao Arthur!

Arthur ha detto...

Ciao Piripicchia, si vede che sei portata più alla sfera umanistica

Fra ha detto...

ho letto solo il titolo..non sono riuscita ad andare avanti. Non me ne volere ma resto nella mia ignoranza per il momento..
Come stai?

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Letto. Io sono poco per i numeri soprattutto quando possono essere manipolati.

Credo alla forza della parola e vorrei anche credere a quella della verità.

Arthur ha detto...

Fra, benone grazie. Spero anche tu

Daniele, la verità è fondamentale. Sembra una frase scontata, ma a guardarsi intorno non lo è.

Lieve ha detto...

Uhm, ogni volta che cerco di accostarmi alla materia qualcsa che prima mi sembrava chiaro diventa di colpo più nebuloso :P però non credo che sia un controsenso ragionare per "economia globale", è difficile, questo sì, ma non è un controsenso perchè le cose domestiche del mondo in cui viviamo sono quasi sempre legate alle cose domestiche di un altro paese...viviamo nel villaggio globale...è tutto collegato, anche l'economia, non è così? ;)

Detto questo, io ultimamente lavoro con i numeri, amo le lettere e la gente mi incuriosisce :)