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venerdì 25 gennaio 2008

Dal tribale al globale

Il discorso sulla globalizzazione di ieri potrebbe durare mesi. La cosa più importante forse non è boicottare la Nestlè e non bere acqua levissima, ma continuare ad usare la propria testa e non farsi assorbire da quello che ci propinano: quando questi mercanti, attenti solo al profitto arriveranno a produrre roba scadente od immangiabile allora faranno presto a finire con il culo per terra, e non si azzardi nessuno a dire che io dovrò mangiare della pasta OGM che fa schifo e che non riesco nemmeno a digerire perchè così possiamo combattere la fame nel mondo, perchè io non ci sto.

Mi permetto di riportare una canzone famosa di Guido Foddis sull'argomento:

PICCOLA NO-GLOBAL
Mi sono preso una sbandata colossale per una piccola no-global
la prima volta che l'ho vista stava in mezzo ad una strada, gridava a squarciagola
allora io mi sono fatto sotto col Mercedes, le ho chiesto hai bisogno di qualcosa, vuoi salire?
Lei col dito medio insù mi ha mandato a dare via il sedere

Aveva 19 anni si chiamava Ivana, m'aveva preso il cuore
e per vederla mi toccava andare a tutti i cortei contro la globalizzazione
lei mangiava solamente equosolidale, diceva che il consumatore deve avere una cultura
allora io per fare colpo ho preso le mie Nike e le ho gettate nella spazzatura

E la mia vita cambiò e quello che prima facevo adesso era proibito
andavo in banca a lavorare con la bicicletta nel traffico impazzito
facevo i miei discorsi sulle multinazionali, dicevo a tutti che finora ci hanno preso in giro
e poi di notte la mia piccola-noglobal mi mandava in paradiso

Ormai i tempi erano pronti, erano maturi per la rivoluzione
io ero innamorato perso della mia Ivana, del mio piccolo pigmalione
finchè un giorno non tornai a casa un po' più presto e la trovai a letto che scopava col mio capoufficio
fu così che le dissi "Ivana sei una piccola no-global ma una grande puttana!"

Donne...

Come diceva Kant nella critica della ragion pratica:
"Agisci in modo che la massima della tua volontà possa sempre valere in ogni tempo come principio di una legislazione universale."

3 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Testa libera e pensante: questa è vera rivoluzione.Solo così si può sperare in una vera globalizzazione che poi consiste, a mio avviso, nel conoscerere le culture altrui assimilando cio che più ci affascina senza perdere la nostra identità culturale.

Globalizzazione 'è una parola che può anche applicarsi in economia. Basta che non venga interpretata come massificazione e volontà di imporre i propri prodotti e stili di vita ad altri.

In tal caso infatti non è vera globalizzazione....

Proprio una piccola no-global quella della canzone e non solo per l'età.....

Arthur ha detto...

Già hai ragione, saparai già che quello che temo è una cosa simile al tanto citato nuovo ordine mondiale. Per il Mac ti ho risposto nel commento di ieri, forse avevi ragione, per me comunque non è l'idea della catena in sè che è sbagliata, il problema è se davvero i panini hanno le stesse sostanze nutritive di un cetriolino ed i grassi insaturi di due coppe d'inverno (salume emiliano) ed allo stesso tempo i sapori sono talmente alterati artificialmente da farli sembrare leggeri e gustosi.
Mi sa che dovrei informarmi di più in merito.

Fra ha detto...

ti ringrazio per il commento sui libri, interessante il tuo blog.
Fra