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giovedì 24 gennaio 2008

Negozio etico e No-global

Tenpo fa mi ero sommariamente interessato di economia etica, poi non ci vedevo chiaro ed ho lasciato stare.
Ho trovato su internet un sito interessante che mostra prodotti e che analizza l'operato delle multinazionali, questa seconda parte è molto istruttiva.
Il tutto è basato su una filosofia NO-GLOBAL, è abbastanza evidente.
Sono sempre stato contro i no-global. Ho sempre pensato che fosse gente che aveva tempo da perdere, che non aveva niente di meglio da fare e che vivendo una vita non soddisfacente se la prendeva con le grandi industrie, industrie che lavoravano come meglio potevano, producendo benessere e richezza e che se commettevano qualche errore, potevano essere perdonate perchè in fondo offrivano servizi spesso eccellenti, che rappresentavano il nostro grado di civilità e di evoluzione.
Il mio approccio alla vita anti-comunista mi ha sempre indotto a pensare che chi criticava le multinazionali fosse gente invidiosa che non riusciva a stare al passo con i ritmi di lavoro e con la nuova società, che era comunque strutturata in maniera decente, perchè dava libertà alle persone di provare a fare quello che più piaceva loro.
Non ho mai odiato ad esempio i Mc Donald's, anzi tutt'ora lo trovo un luogo accogliente, che permette a chiunque senza distinzione di mangiare in modo decente ed in un luogo pulito spendendo pochi soldi.
Poi però ho capito alcune cose: Spesso quando le dimensioni di un azienda raggiungono un potere molto elevato, queste arrivano ad essere in definitiva intoccabili, non pagano più tasse agli stati, non hanno più taboo e si possono permettere di fare qualsiasi cosa al solo scopo di ingrandirsi e del profitto.
Io capisco che una industria di certi livelli viaggi ad altri ritmi e con altre esigenze rispetto alle imprese locali, certi limiti però non devono essere oltrepassati, e la gente deve sapere quando avvengono scandali di un certo tipo.
Se guardate il sito linkato sono riportate le maggiori compagnie divise per prodotti e quelle che possono essere definite come loro gravi pecche.
Per fare alcuni esempi:
E' stato accertato che la Nike ha compiuto almeno 23 azioni che ledono i diritti del lavoro (immagino ad esempio allo sfruttamento del lavoro minorile asiatico), ha operato almeno 4 tentativi di corruzione o lobbying (gruppi che incidono sulle funzioni legislative come ad esempio la commissione europea), è stato provato almeno un atto di delinquenza finanziaria, ha attività in almeno 7 paradisi finanziari diversi, è accusata di aver messo in piedi 3 pratiche discutibili riguardo a canali di informazione.
Queste sono le informazioni che a mio parere dovrebbero fare accendere un campanello di allarme (magari cercare ulteriori informazioni e capire se secondo la nostra etica, comprare scarpe da una ditta del genere è ancora tollerabile oppure no), in aggiunta ci sono altre informazioni che io considero di secondaria importanza, come il fatto che abbia licenziato negli ultimi 10 anni il 4% dei dipendenti, che abbia un fatturato ed un profitto alti (meglio per loro), e che la direzione guadagni 289 volte lo stipendio minimo degli Stati Uniti (meglio per la direzione, l'importante è che non li spenda in faccende losche). Personalmente ho comprato un paio di Nike qualche mese fa e non mi sento in colpa per questo.
Già sulla Nestlè mi pare che la situazione sia peggio: Secondo questo sito (che non è la Bibbia, ma può fare riflettere, soprattutto in questo caso dato che la fama è già tristemente nota) la Nestlè avrebbe violato almeno due volte i diritti umani fondamentali, violato almeno 5 volte quelli sul lavoro, si è resa responsabile di almeno 6 atti di inquinamento ambientale, è responsabile di almeno 5 atti di delinquenza finanziaria, ha a suo carico 11 atti di corruzione o di lobbying, 10 pratiche correlate ai canali di informazione dubbi ed attività in ben 25 paradisi finanziari (avendo tra l'altro sede in Svizzera).
Boicottare la Nestlè non è facile dato che è forse la ditta più grande nel campo dell'alimentazione. Ho però deciso d'ora in avanti di informarmi di più su quello che compro e scegliere con più spirito critico.

P.S. Aggiungerei anche che più che il boicottaggio è giusto che i responsabili di determinati scandali paghino personalmente, non soltanto con multe da milioni, che per un azienda multi-miliardaria significano fino ad un certo punto, anche con la galera.
Pensate che in Cina il responsabile della Mattel per lo scandalo dei giochi con il piombo è stato addirittura condannato alla pena di morte. (Sarà poi stato lui, tanto anche se c'hanno messo un altro vallo poi te a riconoscere...)

3 commenti:

scarlett carson ha detto...

Hai ragione... bisognerebbe riflettere di più su queste cose... ma soprattutto in televisione- che (vuoi o non vuoi) è ancora il mezzo di comunicazione di massa più importante- l'informazione a riguardo è fin troppo rara...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Le multinazionali si sono sempre comportate così e molta attenzione va anche fatta per quelle farmaceuatiche (Vedi la Pfizer e quello che fece in Nigeria anni fa... ) Ed anche della Mattel e della sua controllata Fish & Price avevo parlato. Ripeto le multinazionali sono pericolose...

Vedi io non sono contro la globalizzazione... solo che quella che vogliono mettere in atto non è vera globalizzazione ma solo una unificazione cerebrale di massa.

Le due cose sono molto distinte.

E se vuoi sapere cosa intendo più nel dettaglio per non intasarti il blog con un commento fiume ti rimando ad uno dei miei primi post sul mio blog al riguardo e preecisamente qui:

http://agoradelrockpoeta.blogspot.com/2006/12/opinione-del-rockpoeta-globalizzazione.html

Ciao Arhur
Daniele

PS: il cibo del Mac Donalds ed affini fa male alla salute e potrebbe anche , per alcuni alimenti, essere transgenico...

Lieve ha detto...

Sono argomenti che ogni tanto ritornano alla luce per l'interessamento di un giornalista, di un blogger, di qualcuno...personalmente mi considero una globalizzata e, assodati alcuni comportamenti adottati da certe multinazionali, in grado di scegliere "altro" ;)