Tenpo fa mi ero sommariamente interessato di economia etica, poi non ci vedevo chiaro ed ho lasciato stare.
Ho trovato su internet
un sito interessante che mostra prodotti e che analizza l'operato delle multinazionali, questa seconda parte è molto istruttiva.
Il tutto è basato su una filosofia NO-GLOBAL, è abbastanza evidente.
Sono sempre stato contro i no-global. Ho sempre pensato che fosse gente che aveva tempo da perdere, che non aveva niente di meglio da fare e che vivendo una vita non soddisfacente se la prendeva con le grandi industrie, industrie che lavoravano come meglio potevano, producendo benessere e richezza e che se commettevano qualche errore, potevano essere perdonate perchè in fondo offrivano servizi spesso eccellenti, che rappresentavano il nostro grado di civilità e di evoluzione.
Il mio approccio alla vita anti-comunista mi ha sempre indotto a pensare che chi criticava le multinazionali fosse gente invidiosa che non riusciva a stare al passo con i ritmi di lavoro e con la nuova società, che era comunque strutturata in maniera decente, perchè dava libertà alle persone di provare a fare quello che più piaceva loro.
Non ho mai odiato ad esempio i Mc Donald's, anzi tutt'ora lo trovo un luogo accogliente, che permette a chiunque senza distinzione di mangiare in modo decente ed in un luogo pulito spendendo pochi soldi.
Poi però ho capito alcune cose: Spesso quando le dimensioni di un azienda raggiungono un potere molto elevato, queste arrivano ad essere in definitiva intoccabili, non pagano più tasse agli stati, non hanno più taboo e si possono permettere di fare qualsiasi cosa al solo scopo di ingrandirsi e del profitto.
Io capisco che una industria di certi livelli viaggi ad altri ritmi e con altre esigenze rispetto alle imprese locali, certi limiti però non devono essere oltrepassati, e la gente deve sapere quando avvengono scandali di un certo tipo.
Se guardate il sito linkato sono riportate le maggiori compagnie divise per prodotti e quelle che possono essere definite come loro gravi pecche.
Per fare alcuni esempi:
E' stato accertato che la Nike ha compiuto almeno 23 azioni che ledono i diritti del lavoro (immagino ad esempio allo sfruttamento del lavoro minorile asiatico), ha operato almeno 4 tentativi di corruzione o lobbying (gruppi che incidono sulle funzioni legislative come ad esempio la commissione europea), è stato provato almeno un atto di delinquenza finanziaria, ha attività in almeno 7 paradisi finanziari diversi, è accusata di aver messo in piedi 3 pratiche discutibili riguardo a canali di informazione.
Queste sono le informazioni che a mio parere dovrebbero fare accendere un campanello di allarme (magari cercare ulteriori informazioni e capire se secondo la nostra etica, comprare scarpe da una ditta del genere è ancora tollerabile oppure no), in aggiunta ci sono altre informazioni che io considero di secondaria importanza, come il fatto che abbia licenziato negli ultimi 10 anni il 4% dei dipendenti, che abbia un fatturato ed un profitto alti (meglio per loro), e che la direzione guadagni 289 volte lo stipendio minimo degli Stati Uniti (meglio per la direzione, l'importante è che non li spenda in faccende losche). Personalmente ho comprato un paio di Nike qualche mese fa e non mi sento in colpa per questo.
Già sulla Nestlè mi pare che la situazione sia peggio: Secondo questo sito (che non è la Bibbia, ma può fare riflettere, soprattutto in questo caso dato che la fama è già tristemente nota) la Nestlè avrebbe violato almeno due volte i diritti umani fondamentali, violato almeno 5 volte quelli sul lavoro, si è resa responsabile di almeno 6 atti di inquinamento ambientale, è responsabile di almeno 5 atti di delinquenza finanziaria, ha a suo carico 11 atti di corruzione o di lobbying, 10 pratiche correlate ai canali di informazione dubbi ed attività in ben 25 paradisi finanziari (avendo tra l'altro sede in Svizzera).
Boicottare la Nestlè non è facile dato che è forse la ditta più grande nel campo dell'alimentazione. Ho però deciso d'ora in avanti di informarmi di più su quello che compro e scegliere con più spirito critico.
P.S. Aggiungerei anche che più che il boicottaggio è giusto che i responsabili di determinati scandali paghino personalmente, non soltanto con multe da milioni, che per un azienda multi-miliardaria significano fino ad un certo punto, anche con la galera.
Pensate che in Cina il responsabile della Mattel per lo scandalo dei giochi con il piombo è stato addirittura condannato alla pena di morte. (Sarà poi stato lui, tanto anche se c'hanno messo un altro vallo poi te a riconoscere...)