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lunedì 18 febbraio 2008

DEMOCRAZIA dei miei stivali

Sveglia ragazzi. Davvero credete che in Italia, od in Europa, sia mai esistita una democrazia?
Ci vorrebbero gli occhi foderati col prosciutto per crederlo. Ma io dico non vi siete mai resi conto di come si sono mosse le cose in questo paese? Davvero avete creduto di essere in un paese democratico?

Vi faccio una domanda. Ma nessuno di voi si è mai chiesto perchè quando siamo entrati nella moneta unica, nell'Euro, nessuno abbia chiesto il parere della popolazione? In Danimarca, per quanto anche là non ci sia una democrazia perfetta, hanno almeno fatto un referendum ed hanno scelto di no. Qui non solo non hanno fatto un referendum ma addirittura ci hanno chiesto di pagare una tassa chiamata eurotassa!!! Nessuno di voi ha mai pensato all'assurdita di questa cosa?
Per il bene dell'Italia, naturalmente (può darsi, ma lasciamo che siano gli italiani a decidere cosa è bene e cosa no, dico male?) ci hanno tassato per entrare nella Comunità europea, quasi fosse una cosa esclusiva al massimo, e dopo pochi anni hanno preso dentro nazioni dell'est come la Romania in base a valori come il Pil sul quale ci sarebbe da fare un discorso a parte, i rumeni non me ne vogliano.
Io non sono scontento dell'idea dell'Euro, nemmeno dell'idea di Europa, è l'ipocrisia che da fastidio, specialmente è l'ipocrisia di fare credere di agire secondo criteri politico-economico-scientifici precisi governando variabili aleatorie imposte dal destino, quando le cose non stanno così.

Seconda domanda, perchè nessuno ha chiesto al popolo se voleva che gli ogm venissero commercializzati oppure no?

Terza domanda, il principio fondamentale di una democrazia sarebbe quello di non introdurre nuove tasse senza il consenso del popolo. Se le volete introdurre fate un quadro preciso e veritiero di come si muove l'economia e chiedete al popolo se può tollerare l'introduzione di nuove tasse.

La risposta comunque c'è, ed è nella risposta che capirete che la democrazia in Italia non è mai stata prevista per intero, è sempre e solo stata apparente, chi ha scritto la costituzione ben sapeva che in realtà la democrazia andava bene per gestire lo stato, ma solo "fino ad un certo punto"
Art.75 della costituzione italiana: "Non è ammesso il referendum per leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali."

Quindi ricapitolando, in un paese dove il potere è in mano al popolo, al popolo non è permesso di decidere in materia di queste cose. Sono solo io che noto il controsenso?

Ma la realtà e che ogni popolo si merita il governo che ha.
Esempio finale, altra domanda sul nostro sistema di votazione da allocchi. Le votazioni a matita e la scheda bianca. Ma boia d'um nondo ladro, @##***# #@****@# !!! Ma chi è il genio che ha avuto l'idea della scheda bianca???? Perchè uno dovrebbe lasciare una scheda bianca, la devono riciclare? ci fai una bella x gigante e la annulli, cosa la lasci bianca, per fare in modo che qualcuno ci scriva sopra qualche cosa? Qualcuno risponde che se non ti fidi puoi fare a meno di vivere in un paese democratico, ma un paese democratico intelligente farebbe in modo che le possibilità di alterare le votazioni fossero ridotte al minimo o sbaglio? E poi perchè cazzo lo devi fare a matita??? ma fatelo fare a penna il voto, mannaggia il diavolo, così mi sembra davvero una presa in giro...

13 commenti:

Lieve ha detto...

Come si sente che siamo in pieno clima elettorale...
Sulla democrazia in Italia ho sempre avuto anche io i miei dubbi, che anzi si spingono oltre i confini nazionali, visto che di democrazie perfette non mi sembra ne esistano molte. Ma forse è solo che un paese veramente democratico sarebbe anche un luogo vagamente utopistico, in quanto difficilissimo da realizzare.
Vero è però che effettivamente, almeno sull'euro un referendum lo si poteva fare...
La scheda bianca anche secondo me è una fesseria, ma in questo caso specifico ci sarebbe da prendersela con il singolo elettore, perchè va bene la buona fede ma dopotutto lo sanno tutti che chi si è guardato si è salvato...

Arthur ha detto...

Del resto che l'Italia sia governata da una repubblica parlamentare significa semplicemente che il capo dello stato in Italia è eletto dal popolo, questo non esclude che il suddetto "capo dello stato" non sia a sua volta comandato da qualche d'un altro che non siano necessariamente organi democratici. Questo però a scuola non te lo dicono mica, ti fanno credere che l'Italia sia sempre artefice del proprio destino.

L ha detto...

"Vi faccio una domanda. Ma nessuno di voi si è mai chiesto perchè quando siamo entrati nella moneta unica, nell'Euro, nessuno abbia chiesto il parere della popolazione? "

Perchè non è previsto dalla nostra Costituzione che si possano istituire referendum di questo tipo. Chi ne sa di più può completare la mia risposta, ma credo che in Italia il referendum sia solo abrogativo e comunque non in merito a disciplina economica. Infatti anche No Euro, un partitino che prendeva voti per togliere l'euro, ha dovuto ritrattare il suo messaggio perchè ritenuto ingannevole. Infatti, ha poi dovuto dire:"se ci date il voto, cercheremo di cambiare la legge affinchè il popolo possa votare su questa materia".

Ah, la politica italiana.

Ciao,
L.

L ha detto...

@arthur: altra truffa politichese italiana: in Italia non si elegge ne il governo, ne il capo della stato, ma il parlamento, che è diverso.

A riciao,
L.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Di dubbi se ne potevano avere forse in passato, ora direi che l'assenza pressochè totale di democrazia vera in Italia sia palese.

Arthur ha detto...

L. ma non hai nemmeno finito di leggere il post, era riportata dopo la risposta sulla legge costituzionale e su questo verteva il post, ovverosia che anche al tempo di De Gasperi si era impostata la costituzione senza nascondere che la democrazia aveva dei limiti per i quali al popolo non era dato di scegliere.
Sul capo dello stato, ho operato una semplificazione partendo dal concetto più generale di repubblica. La semplificazione è in effetti sbagliata, perchè ad usare le parole corrette, il capo dello stato in Italia è il presidente della repubblica che in pratica non fa molto se non ufficializzare alcune cose.
Chi comanda in Italia seguendo la legge teorica che ha coinvolto le moderne "democrazie" per usare un eufemismo sono gli organi che detengono i 3 principali poteri.
, Il legislativo, che diciamo così, è eletto dal popolo, Il giudiziario che ha in mano la magistratura la quale è obbligata ad obbedire alle leggi e sottostare al presidente della repubblica, l'esecutivo che è compito del "governo".
Il punto era che al di là di tutto, la democrazia non era prevista nemmeno nella costituzione perchè i poteri forti del mondo non sono mai stati soggetti a democrazia ma a scelte di persone che mi limiterò a definire "personaggi poco pubblici".
Daniele, la Democrazia non so se sia mai esistita, forse ai tempi di Pericle, che comunque sembrava tanto un bravo organizzatore ma si fregò tutti i soldi della lega delio-attica

Edric Ant ha detto...

La storia dell'euro va presa con le pinze, se qua in Italia ha portato problemi è perchè siamo nel paese del capitalismo da panettiere, quel capitalismo che non è competitivo, riesce ad arricchirsi solo infrangendo le regole, evadendo le tasse e mettendo prezzi che vanno contro la Amnesty International.
In Italia, si sa, i prezzi si sono raddoppiati con l'euro, ma è perchè i commercianti italiani, seguiti a ruota da commercialisti e amministratori hanno fatto i furbetti, hanno raddoppiato tutto senza che nessuno li pizzicasse (per complicità ovviamente) e alla fine, grazie a questa furbata, la vita è diventata più cara per tutti.
Io sono stato in Germania prima e dopo che venisse messo in circolazione l'euro.
Prima dell'euro la vita costava più che in Italia, perchè la Germanaia è un paese più industrializzato e ricco del nostro. Quando è arrivato l'euro ho visto che la vita costava di meno perchè noi furboni italiani avevamo raddoppiato tutto per fare la cresta e loro, che sono onesti e meno stupidi, no.
Non è una questione di euro e nemmeno di democrazia, questo succede perchè l'Italia ha una cultura arretrata, noi siamo rimasti alla fase mercantile, altro che capitalismo, non siamo un paese pronto per la democrazia! E' come se fossimo rimasti all'era delle repubbliche marinare, solo che in più non valiamo niente a livello politico ed economico.

Arthur ha detto...

Tancredi, mi dispiace ma credo che tu di economia parli un pò per le frasi fatte che senti dire in giro.
La verità è che in un paese dove vige il capitalismo i commercianti dovrebbero essere almeno liberi di applicare quei cazzo di prezzi che vogliono e se riescono ad aumentare tanto ed a vendere lo stesso vuole dire che sono più bravi degli altri. Il fatto che qualcuno li debba pizzicare è una tua e di tanti altri perversa interpretazione del mondo, che contribuisce a creare quella condizione dove i poteri forti rimarranno sempre più forti mentre i commercianti normali e la classe media non può guadagnare troppo per mantenere i prezzi a livello della classe operaia onde evitare rivolte, come quando il telegiornale rompe tanto i coglioni perchè il pane è aumentato del 5% quando sembra abbastanza intuitivo che in un economia libera se i prezzi di tutto aumentano deve aumentare anche il pane, perchè contadini, imprese alimentari e fornai non sono gli ultimi dei fessi.
Ma al di là di questo, se leggi bene, il titolo del post non era tanto una protesta contro l'Euro ma piuttosto l'evidenziare che la democrazia in Italia non è mai stata prevista.

P.S. Il mercantilismo non è affatto arretrato, anzi è il punto chiave proprio della Germania, paese che come te rispetto per la serietà ed efficienza.

L ha detto...

Nono...lo ho letto tutto. Poi sono tornato indietro e ho copiato e incollato. Non è che ho letto mentre aggiornavi o cosa? Boh, guarda non c'era quella frase, non la ho vista assolutamente.

Se invece così non fosse (e allora sto davvero messo male), porgo le mi scuse.

Ciao,
L.

Arthur ha detto...

L. il post l'ho scirtto così con di fianco la costituzione, se mi permetti di immedesimarmi in te stesso, tu avrai letto "il capo dello stato è eletto dal popolo" ed a quel punto secondo le tue categorie avrai classificato il post come "cosa poco seria" e commentato senza pensare troppo a quello che ho scritto. Forse parlando di certe cose dovrei essere più preciso.
Un saluto

Edric Ant ha detto...

No, Arthur.
Il capitalismo serio è il capitalismo che permette di mettere i prezzi più BASSI, in modo da combattere la concorrenza, quello è il capitalismo serio, quello nel quale vince chi fa i prezzi migliori o produce la merce di miglir qualità.
I Italia, i commercianti pensano di poter mettere i prezzi PIU' ALTI, non quelli più bassi, il capitalismo autentico ha tutti i suoi difetti, ma almeno nella sua fase iniziale produce ricchezza e favorisce i consumatori. In Italia, questa fase, non l'abbiamo mai raggiunta.
Io non parlo per sentito dire, io in Germania ci sono andato due volte di persona. E quando parlo di mercantilismo, uso l'accezione marxiana, precedente alla fase capitalistica, forse è per quello che non ci siamo capiti.

In Italia, il consumatore è un utente passivo, gli dicono "o mangi la minestra o tiu butti dalla finestra", vige un meccanismo corporativistico, non capitalistico, nel quale la gente continua a comprare merce per il solo motivo che tutti la vendono agli stessi (alti) prezzi, non perchè sono più furbi, ma proprio perchè la libera concorrenza non esiste, se esistesse ci sarebbe almeno uno che vende a meno e tutti andrebbero a comprare da lui.
Il vero capitalista è quello che produce merci di miglire qualità o a un prezzo più economico. La Fiat, non produce nè buona merce nè economica e quando produce una macchina leggermente migliore del solito, è perchè ha ricevuto una quantità esagerata di sovvenzioni statali, non grazie agli investimenti degli imprenditori italiani.
Ormai il made in Italy è confinato nel mondo della moda e sono dell'opinione che vestiti firmati e stilisti andrebbero bruciati in pubblica piazza. Questo è il "capitalismo" italiano.

Arthur ha detto...

Marx non era una cattiva persona ma molte delle sue teorie facevano acqua da tutte la parti, specialmente quelle riguardo al valore delle merci in base al lavoro, applicabili solo in un regime che possiamo definire totalmente comunista.
Nel mondo contemporaneo, per parlare di economia, le teorie di Marx non vengono minimamente considerate, neanche La Russia di Stalin per dire la verità le ha mai applicate a pieno.
Il capitalismo si definisce tale se c'è libero mercato.
Tradotto, i commercianti sono liberi di vendere A QUEL CAZZO DI PREZZO CHE GLI PARE E NESSUNO LI DEVE PIZZCARE PER QUESTO. E' una cosa molto importante, spero tu te ne renda conto. Il libero mercato funziona così, se un commerciante mantiene i prezzi troppo alti, allora nessun cliente andrà più da lui e sarà costretto ad abbassare il prezzo od a rimetterci. Ciò produrrà una competizione tra negozianti per vendere il prodotto migliore al prezzo migliore. Se tutti i negozianti mantengono i prezzi alti è perchè evidentemente la domanda di beni continua ad andare ancora incontro all'offerta, e che quindi la moneta si è inflazionata (qui dovresti prenderti la briga di studiare come funziona attualmente l'economia, cos'è il signoraggio, di chi è la sovranità monetaria, e ti garantisco che capiresti molte cose interessanti).
Tu categorizzi troppo e ti incasini la mente. "il consumatore è utente passivo" il consumatore è semplicemente una persona che consuma e sceglie cosa consumare in base a qualità e prezzo, se è passivo è perchè è idiota lui. Se vuoi dire che le persone singole devono sottostare ai prezzi in linea generale e non hanno forte potere contrattuale posso capirti
ma se ci pensi bene è sempre stato così.
La cosa con la quale posso essere d'accordo è che la Fiat sia sempre stata un azienda che campava con contributi statali e questo non rappresenta nè libero mercato, nè capitalismo vero.
C'è comunque un problema più grande di tutti da risolvere al momento, e questo sta dando parecchio da fare ad economisti e banchieri, è il problema di come si crea la moneta, informati.

Edric Ant ha detto...

Io ho solo usato un termine marxiano, non volevo fare un filippica comunista.
Sulla complicità delle banche hai ragione, ma io non volevo fare un ragionamento sull'economia europea e tantomeno quella mondiale, perchè non me ne intendo molto, come hai detto te e purtroppo non ho tempo ora per studiare queste cose. Io mi riferivo a una considerazione più circoscritta, la situazione italiana e nemmeno su un ragionamento sul capitalismo italiano, ma sullo stato delle cose che riguarda i consumatori e i commercianti, forse un discorso più meschino, ma che non ritengo sia giusto prendere sotto gamba.

Il mio discorso è culturale, non economico, all'interno della cultura italiana non è prevista la figura del "vero" capitalista, perchè l'imprenditoria italiano (chiaro esempio di questa affermazione ne è la FIAT) è un'imprenditoria viziata, che non riesce a competere, che riesce a fare soldi solo se ha le sovvenzioni statali, se ha tagli delle tasse o se infrange le regole.
Nella situazione italiana abbiamo avuto un paio di furbetti (a tutti i livelli, dagli imprenditori, ai commercianti col negozietto) che hanno approfittato del fatto che la gente ragionava ancora in lire e ci hanno fatto questo scherzetto di raddoppiare i prezzi. Siccome nessuno è stato pizzicato per questa cosa alla fine questa infrazione è diventata una regola. Questa cosa, ripeto, non è successa in Germania, là non hanno raddoppiato i prezzi e ora stanno meglio di noi.
Che i tedeschi siano più onesti degli italiani non è un mistero, fanno per l'appunto parte di una cultura diversa dalla nostra, una cultura che in questo caso preferisco. Ma non è solo una questione di mentalità , è anche perchè in Germania hanno una concezione dell'economia più onesta ed efficiente.

Hai ragione, non mi intendo molto di politiche economiche, ma non occorre essere laureati in economia per sapere che dev'esserci una sana via di mezzo fra il liberismo selvaggio e lo statalismo, il mercato dev'essere libero, ma deve avere dei limiti imposti dallo stato, ne deve avere pochi, ma devono essere giusti e - principio che in italia non è seguito - vanno fatti rispettare.

"il consumatore è semplicemente una persona che consuma e sceglie cosa consumare in base a qualità e prezzo, se è passivo è perchè è idiota lui." Esatto, dici bene! Il problema è che dimentichi che l'italia è piena di idioti.