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lunedì 19 novembre 2007

NOMADI

Oggi non ho un granchè da dire e non mi pare il caso di commentare le prime notizie comparse su Virgilio tipo le novità della finanziaria, o ancor peggio "il fidanzato di Meredith dichiara che di carattere fosse fredda" (interessantissimo) "Nozze di diamante per Elisabetta seconda e Filippo" e "Saddam Hussein potrebbe essere figlio di Hitler".
Mi pare il giorno giusto per uno di quei post con qualche pretesa culturale che affronti un tema che non ho potuto approfondire in passato. Parlerò di quelli che noi chiamiamo zingari in senso lato.
Partiamo dicendo che tutte le popolazioni senza fissa dimora si chiamano, come tutti sanno, nomadi.
Secondo gli storici, gli uomini primitivi erano nomadi in proporzione a quello che avevano da mangiare attorno, per un concetto alquanto semplice: se non trovo un cavolo da mangiare, mi devo spostare da un altra parte, anche perchè di coltivare non sono capace.
Così in linea di massima è diffusa l'idea che l'umanità fu sempre orientata verso la sedentarietà, sia per motivi di protezione dai pericoli, sia per difendere la prole (sembra scontato, ma il dubbio è legittimo).
Nel mondo di oggi i popoli nomadi sono realmente pochi, soltanto una piccola parte di "zingari" continua a vagare senza mettere radici in nessun posto, alcuni arrivano perfino ad integrarsi nel paese ospitante, anche perchè generalmente le istituzioni statali non tollerano questo tipo di atteggiamento.
In Italia so che vi era una legge per la quale chiunque venisse sorpeso in giro senza documenti ed almeno 5 o 10.000 lire, fosse passibile di arresto in quanto compiva un atto di vagabondaggio; ovviamente applicare una legge del genere integralmente sarebbe impossibile perchè le carceri non hanno abbastanza capienza,
questo però, ci indica come i vagabondi di qualsiasi genere non siano bene accetti da nessuno.
Qualcuno potrebbe chiedersi del resto che senso abbia la vita del vagabondo. Mancano spesso le fondamentali norme igieniche, la vita ha un senso di precarietà estrema, non è possibile porre le basi per costruire niente di duraturo e si è allo stesso tempo più vulnerabili di chi ha sotto controllo il territorio dove risiede.
Non so, personalmente non condivido la scelta nel nomade, ma la considero molto interessante sotto vari punti di vista: è tra i più naturali e spirituali approcci alla vita che si possa scegliere ed è ricco di sentimenti autentici ed umani.
Ho provato di capire il perchè del loro comportamento e sono dovuto risalire agli studi etno-antropologici sulla loro civiltà.
La maggior parte degli studiosi considera l'etnia zingara come un gruppo unico proveniente dal Nord dell'India. Nella Treccani, si pensa che il nucleo più importante di questa gente si sia poi spostato in Grecia e lì abbia assorbito parte del linguaggio locale mischiandolo al sanscrito (in realtà erano già accomunati dal fatto di essere lingue del ceppo indoeuropeo).
La parola greca athinganoi verrebbe intesa come intoccabili, alla stessa maniera nella quale in India veniva definito chi era "senza casta", ovvero la parte più disprezzata della popolazione.
Perciò si può ipotizzare che questii zingari fossero un gruppo ben individuato e disprezzato già dagli indiani, gruppo che iniziò poi ad espandersi e vagabondare per il mondo finendo lentamente per differenziarsi in popoli chiamati con nomi differenti (Rom, Sinti ecc...). Pare comunque che attraverso studi sul linguaggio e su alcune credenze, sia ancora oggi possibile accomunarli tutti ad unica origine.
Per quanto riguarda il termine "Gitani", esso sarebbe riconducibile etimologicamente all'Egitto e deriverebbe da una falsa credenza, che vede questa popolazione generata dall'unione biblica di Abramo con la schiava Agar.
Oggi si sente parlare sempre più spesso di "Rom" che invadono l'Italia da quando la Romania è entrata a fare parte della Comunità Europea; Rom significherebbe semplicemente essere umano, e la popolazione dei Rom altro non è se non un sottogruppo dei più generici zingari.
E' forte notare come nel medioevo gli zingari riuscissero ad aggirare i sovrani d'Europa così come tutt'oggi le zingare tentando di farsi dare denaro in cambio di prestazioni relgiose.
Settecento anni fa promettevano di peregrinare fino al Santo Sepolcro e di pregare per i sovrani, oggi ti danno un rametto di rosmarino e ti dicono che rituale eseguire per avere fortuna o soldi e che Dio t'assista... Il loro punto forte è questa indipendenza dalle cose materiali e questo considerare il loro tempo come qualcosa di difficilmente cedibile in cambio di denaro; perciò tu povero Cristiano del 2000, preso a guadagnare soldi per comprare una bella casa e nell'andare in giro con vestiti puliti e stirati, già parti (spiritualmente parlando) in netto svantaggio e non è difficile farsi fregare.

P.S. Per maggiori informazioni sul loro stile di vita, gli usi i costumi, la religione, la lingua e leggende come quella dei quattro chiodi consultate questo sito ed i link interni.

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