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lunedì 22 ottobre 2007

FUMO

Poteva mancare nel mio blog un post sul fumo?
Non credo di avere il "vizio" del fumo, se l'avessi, pur con il raffreddore non sarei riuscito a non fumare nemmeno una sigaretta in tutt'oggi.
Ora, piuttosto che fare un discorso poco produttivo sul mio lungo rapporto con le sigarette o con il raffreddore di oggi, imposterò un discorso sulla storia del tabacco e del fumo.
I popoli precolombiani chiamavano il tabacco "cibo degli dei" ma non vi stupite poichè cibo degli dei erano chiamati anche il guaranà, il cacao ed un sacco di altri cibi. Mentre stavo scrivendo questa frase ho pensato di aggiungere una battuta del tipo: anche il Big Mac menù sarebbe stato considerato cibo degli dei. Poi mi è venuta in mente una antropologa che lavorò nel centro America, mi disse che in effetti le civiltà contadine messicane più arretrate, usavano, fino ad una ventina di anni fa, portare Coca Cola in dono ad un loro Dio e che, (non è uno scherzo) ci fù uno scontro tra tribù poichè una cominciò a portare in dono allo stesso Dio, Pepsi Cola al posto di Coca Cola... Pazienza, non commentiamo ed andiamo avanti con la storia del tabacco.
E' documentato che nelle cerimonie religiose, gli Atzechi iniziarono a soffiare fumo verso i quattro punti cardinali e verso il sole, probabilmente poi si resero conto che fumare certi tipi di piante portava ad effetti particolari, effetti che sarebbero stati in grado di avvicinare il pensiero alla divinità.
In Europa, si dice che l'utilizzo del fumo abbia inizio con la scoperta dell'America. Non è affatto esatto, in realtà si sono sempre fumate un sacco di erbe (si è smesso probabilmente perchè era considerato roba da stregoni), mentre si è iniziato a fumare il tabacco solo dopo la scopertà dell'america, perchè è una pianta che si trovava diffusa soltanto là.
La storia ci lascia quindi alla descrizione di Don Fernando di Oviedo y Valdéz, governatore di Santo Domingo (dove venne iniziata la prima coltivazione di tabacco) che si esprimeva così: " ..fra le molte sataniche arti gli indigeni ne posseggono una altamente nefasta, e cioè l'aspirazione del fumo delle foglie che essi chiamano tabacco, che produce in loro un profondo stato di incoscienza".
Ci fu poi un tal Jean Nicot de Vellemaine (da qui erba nicotiana e quindi nicotina) che iniziò a sponsorizzare questa pianta, inviando semi alla corte dei de'Medici e magnificando le proprietà curative per i casi di ulcera o di dermatiti, Jean lo indicava anche come potenziale dentifricio...
Nei decenni seguenti venne addirittura considerato una vera e propria panacea, e si diffuse in tutto il mondo conosciuto, fino in Giappone e nel nord Africa.
Proprio quando il fenomeno dilagava ed in inghilterra iniziavano i cosiddetti Smoking parties, ci fu una specie di freno collettivo, la gente incominciò ad abusarne ed i vari medici e sovrani si resero conto degli effetti deleteri sulla popolazione.
In Russia lo Zar Pietro il grande decise di punire con bastonate e mutilazioni chi fumava (anche se fumava egli stesso la pipa), il papa Umberto VIII pensava alla scomunica per i fumatori, lo scià Abbas di Persia fece mozzare il naso agli annusatori e le labbra ai fumatori, appellandosi al Corano, mentre il turco Amurat IV, decise che era preferibile la pena di morte.
Questa però fu solo una parentesi, in seguito la musica cambiò, i turchi cominciarono a "fumare come turchi" ed inventarono le sigarette attuali, che costruivano con i cilindretti di carta contenenti la polvere da sparo, con al suo posto un pò di tabacco.
Il resto è storia recente, nella prima e nella seconda guerra mondiale, quasi tutti i soldati fumavano per passarsi il tempo, e subito dopo la seconda guerra mondiale le sigarette erano addirittura usate al posto della valuta. Se aggiungiamo poi quel misterioso fascino che avevano i grandi fumatori di Hollywood, otteniamo la spiegazione al successo attuale della mostra amata sigaretta fatta con tanto di filtro per essere più leggera.

Altre curiosità sull'argomento:
- Le azioni dell'Altria Group Inc (ex Philip Morris, che attualmente produce anche le Marlboro, le chesterfield, le Merit ed un sacco di altre sigarette) sono in aumento costante, la loro politica politica d'azienda è però molto corretta, pensate che investono un sacco di utili per evitare che i giovani inizino a fumare.
- Io fumo le Merit.
- La gente (come me) continua a fumare tabacco per consuetudine, e dire che ci sarebbero un sacco di erbe simili molto più economiche da poter fumare.
- Ci sono ragazzi che passano il sabato sera a cercare un tunisino per fumarsi una canna di Maria e sballarsi quando probabilmente troverebbero ai giardini pubblici delle piante molto più devastanti e gratis.
- Nella coscienza di Zeno di Svevo, Zeno Cosini, si convinse che il problema centrale della sua vita fosse quello di smettere di fumare, impresa che si rivelava essere un continuo fallimento, rispecchiando in realtà la sua condizione di eterno "inetto".