Figli dell'America, tutti parecchio scoppiati di testa, tutti abbastanza simpatici.
Oggi voglio parlare di 3 artisti che hanno qualcosa in comune, pur avendo fatto cose completamente diverse.
Il primo è Bryan James Hellwig, al secolo "Ultimate warrior", uno tra i più famosi wrestler professionisti di sempre. Lo si vedeva entrare in scena correndo, con frange alle caviglie ed agli avambracci ed il viso dipinto come un cantante dei kiss. Quando iniziava lo show era uno spettacolo, Warrior era convinto di essere aiutato dagli spiriti dei guerrieri indiani caduti in battaglia (oltre che dagli steroidi). Ricordo che ci pensai su un bel pò quando in prima media dovetti scegliere se preferivo il pazzo warrior o il bonaccione Hogan, scelsi il primo e comprai anche il diario di scuola.
( Warrior ha adesso aperto un blog: http://www.ultimatewarrior.com/ )
Il secondo è Anthony Kiedis, cantautore dei Red hot chili peppers, l'immagine comune che si ha di lui è quella riprodotta nel video di "Under the bridge", camminando a petto nudo per le strade di Los Angeles come un anima in pena oppure quella di un pazzo che salta su e giu con il microfono in mano assieme a quell'altro matto del bassista.
Anche Anthony ebbe come Bryan un infanzia difficile, sembrerebbe a causa del padre; più tardi egli rivelò che i suoi problemi della droga sono principalmente dovuti alla cattiva influenza che il padre ebbe su di lui. Ad ogni modo egli riuscì a creare canzoni di forte impatto emotivo che criticavano dapprima il perbenismo americano, poi quell'idea della vita "californiana" che fu erroneamente presa a modello da tante persone.
Il terzo è Mel Gibson che parlando di successo è forse il più fortunato, il padre dopo una forte vincita di denaro in un programma televisivo americano decise di trasferirsi in Australia, dove Mel crebbe con i suoi 9 fratelli. Fu così che iniziò a dedicarsi all'arte della recitazione e dopo aver interpretato la trilogia di "Interceptor" - "Mad Max" ( il film che ispirò il fumetto di Ken il guerriero), riuscì ad avvicinarsi al panorama internazionale. Il suo primo film di successo mondiale fu "Arma letale", da allora in poi interpretò un altra ventina di film di successo e si dimostrò eccellente regista in film come "Braveheart", "La passione di Cristo" e "Apocalypto".
Forse è solo una mia impressione, forse tranne l'ultimo personaggio citato stiamo parlando di cretini, eppure sono persone che io ho ammirato molto e che mi sembra abbiano in comune quell'irrequietudine geniale che porta a fare cose davvero interessanti.
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