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giovedì 3 aprile 2008

Le paure e le Speranze di Giulio

Ho finito un paio di giorni fa di leggere il libro "La paura e la Speranza" di Giulio Tremonti. Consigliato.
In poche pagine, l'onorevole fa il quadro della situazione su ciò che pensa dell'economia di oggi, e per lui parlare dell'economia di oggi, significa parlare del mondo, di oggi.

Posso riassumervi gli argomenti del libro in linea di massima:
La globalizzazione, per l'Europa, si è rivelata una fregatura, il benessere che ha portato si è fatto sentire per un pugno di anni ed adesso arriveranno i problemi.
Questo sistema è in diretta correlazione con la crisi finanziaria, I DISASTRI AMBIENTALI, le gestioni geopolitiche.
Le megabanche globali si sono liberate dal proprio originario rischio su prestiti, trasferendolo a terzi, si sono creati hedge funds, che altro non sono se non BANCHE IRREGOLARI.
Siamo giunti all'apoteosi del mercatismo, passati "from Marx to market" (e che lo dica Tremonti mi pare un pò assurdo) così anche come si chieda "perche ci sono più turisti fuori che fedeli dentro le nostre cattedrali?".
Ma c'è dell'altro, Tremonti è preoccupato per l'inquinamento ed il riscaldamento globale, ma dice che quest'ultimo è probabilmente strumentalizzato dalla nuova INDUSTRIA CLIMATICA (chi vuole capire perchè ha usato questo sostantivo, capisca).
Chiave di tutto rimane adesso l'oriente che comincerà a consumare quasi come noi, e non solo a produrre. Tremonti ricorda anche come l'oriente si stia impegnando nella ricerca biologica e genetica, non avendo i paletti che ci sono in Europa, sarà già nettamente più avanti (Dopo i gatti fosforescenti, non oso pensare a cosa si sia già creato). E così, la Cina che si è comprata la metà del debito pubblico degli Stati Uniti, dove il best seller dei giovani è diventato la Bibbia, comincia ad attirare su di sè l'attenzione del mondo. Ed aggiungerei con onestà intellettuale, a preoccupare parecchio.

Che soluzioni ha Mr. Tremonti?
In breve (altrimenti compratevi il libro, il ricavato andrà inoltre in beneficienza)

1 - Più discussione e politica in Europa
2 - Parlamento europeo riformato che tenga più in considerazione i valori, l'uomo non può essere ridotto ad una scheggia di Pil ma si deve difendere cultura e religione, sempre nell'ambito di una visione "europeista" (e qui è il difficile, mica possiamo metterci a parlare l'esperanto!)
3 - Unione con l'America per tutelare copyright e comuni principi doganali
4 - Nuova Bretton woods che controlli di più i mercati e le banche, rispetto maggiore degli accordi del WTO, che implica maggiore attenzione per le clausole sociali ed ambientali nel commercio, ciò presupone maggiorazioni doganali ai paesi che non rispettano dette condizioni.
5 - Spostamento del prelievo fiscale da persone a cose (paghi in base ciò che hai e non su quanti soldi hai). Mi chiedo, ma ciò non indurrebbe ad un blocco totale dei consumi, che per quanto il consumismo non ci piaccia, fanno girare l'economia?
6 - Maggiore attrazione di capitale estero.
7 - Emissione di EURO-BOND
8 - Piani di sviluppo nucleari
9 - Politica europea per la famiglia ed industriale.
10 - Introdurre detassazione per l'Africa.

5 commenti:

L ha detto...

Ho letto solo la prima metà del post, saltando le soluzioni proposte da Tremonti (perdonami), perchè è un libro che mi sono promesso di leggere. Ora, so che non è un romanzo che soffre dello spoiler, ma dopo aver sentito la presentazione del libro su La 7, vorrei capire come arriva a le varie soluzioni.

Ciao,
L.

Lieve ha detto...

Avevo visto Tremonti che parlava del libro in un programma televisivo e mi era parso da subito molto interessante, anche perchè dalla sua esposizione, il tutto sembrava assai discorsivo e la materia sembrava accessibile anche a una profana come me :P

Arthur ha detto...

L: Leggilo è breve ma pieno di significato

Lieve: Sì è abbordabile, anche perchè si limita a dire le cose senza andare in troppa profondità e senza dire alcune verità scomode

Pythea ha detto...

Ho comprato il libro peró non avevo il coraggio di leggerlo...forse lo faró adesso...anche se come dice tu non ci sono verità scomode...a volte ne abbiamo bisogno di queste "verità".

Arthur ha detto...

Angela, non si sbilancia troppo ma è illuminante