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lunedì 25 giugno 2007

ECOLOGIA

Il passatempo quotidiano di questi ultimi tempi è discutere della salute del pianeta.
Premetto col dire che sono d'accordo con quegli scienziati convinti che il pianeta non ha una salute come la intendiamo noi, essendo che un pianeta può esistere benissimo anche se fa schifo, se si crepa dal caldo come mercurio o se fa un freddo boia come su Nettuno.
Al pianeta, per dirla in altre parole, questa situazione di effetto serra o surriscaldamento globale, non interessa.
Il punto è che siamo noi che dobbiamo agire con criterio e con misura. Io ripeto che al mondo non c'è spazio per qualsiasi espressione di natura, non possiamo pensare che la natura sia più importante dell'uomo. Per noi ci deve essere spazio.
Il fatto che numerosi scienziati si preoccupino di osservare l'ambiente, il clima, le modificazioni atmosferiche così come l'inquinamento è sacrosanto.
Il punto sta nel capire quello che è possibile fare in relazione alle possibilità ed alle caratteristiche di sopravvivenza dell'uomo.
Non ci sarà a breve una catastrofe ambientale come affermano i telegiornali quando dicono che il mondo si surriscalderà a tal punto da costringere le persone ad evacuare tutte le zone più calde del mondo come l'Africa, il sud America o l'India. Anzi, in merito aprirei una parentesi ricordando come questa possa essere una di quelle stupide trovate diffamatorie da cialtroni e ipocriti che dovrebbero parlare a ragion veduta e non su statistiche elaborate da scienziati imbecilli e spesso corrotti.
Anche per l'aviaria è stato montato un caso di risonanza mondiale, non venivano dette cose false del tutto, semplicemente si perpetuava nel voler assillare le persone con questa storia, quando in realtà sono morti 3 contadini indonesiani e due cinesi a causa di una infezione non curata. Che gli uccelli potessero portare malattie si è sempre saputo, bastava cuocere quelli che si aveva intenzione di mangiare.
Lo stesso discorso è avvenuto quando si parlava di polmonite atipica, sembrava che ogni Cinese fosse infestato da una malattia nuova e pericolosissima, eppure era una colossale fregatura, perché la polmonite atipica è una malattia come altre, sempre esistita in tutto il mondo. Un antibiotico come l'eritrocina è sempre stato indicato come rimedio per la polmonite atipica nel foglietto di istruzioni.
Attualmente i mass-media stanno investendo le persone di informazioni, con il risultato che si ripete
ormai da un secolo: la maggior parte delle persone ci crede e segue la paura generalizzata, una parte di persone non ci crede e diventa scettica, una restante parte è in grado di analizzare l'informazione per poter utilizzare a suo vantaggio o ricavarne la verità.
Io personalmente credo che il perdurare di queste esagerazioni, porterà ad una saturazione e avvicinerà le persone ad un pensiero sempre più lontano da quello globale dei mass media nel quale stiamo vivendo.
Dopo questa digressione sulle dinamiche comunicative ritorno a dire che il problema dell'uomo è quello di poter mantenere un habitat adatto a vivere al meglio.
Questo habitat è soggettivo, poiché il clima temperato mediterraneo ed il clima freddo scandinavo possono essere entrambi condizioni ottimali, ciò varia infatti in base alle caratteristiche dell'uomo che si adatta all'ambiente nel quale vive: un tunisino sta solitamente meglio dove non c'è freddo ed uno Svedese si trova più a suo agio dove si suda poco.
Il riscaldamento del pianeta non lo vedo come un dramma, così come non sono troppo spaventato per la paura di una carenza d'acqua generalizzata: viviamo in un pianeta composto per i 2/3 di acqua, un modo si troverà. Quando finirà il petrolio si troveranno mille modi di produrre energia, senza contare che le centrali nucleari saranno a quel punto molto meno criticate e più utilizzate. Per quanto riguarda il cibo, gradualmente ci abitueremo anche a quello meno genuino e magari geneticamente modificato, la razza umana è resistente e se ci dovessero essere grossi problemi salteranno all'occhio. Nel medioevo capitava di sovente ad i contadini di mangiare carne quasi marcia e farinacei contenenti muffe, ma non morivano per questo.
Lo smog rappresenta il problema maggiore, mi dicono che in Cina ci sono città dove è impossibile vivere talmente alto è lo smog: è obbligatorio ovunque l'uso della mascherina. In merito a ciò, credo che l'unica strada possibile sia semplicemente piantare molto verde e molti alberi e tentare di andare verso la strada dei parametri d Kyoto.
In generale, deve diventare consuetudine un criterio che punisca gravemente chi fa qualcosa di troppo nocivo alla nostra salute, ad esempio una ditta di antiparassitari deve avere i massimi controlli, da parte di organismi esterni e dichiarare sempre quello che fa, allo stesso modo si deve comportare una qualsiasi ditta di materiale chimico.
Per gli alimenti, è necessario che ci sia una tutela del consumatore ugualmente importante.
Quando avviene uno scandalo alimentare è importante che la cosa non venga mai insabbiata, come è successo per molte aziende alimentari importanti. L'azienda anzi dovrebbe essere obbligata a fare le pubbliche scuse ed a promettere di fare il massimo perché la cosa non si ripeta più. Non è con la paura di perdere dei posti di lavoro che si trattano queste cose, ma con la onestà e la dimostrazione di buona volontà nel migliorare. So che è difficile, ma è essenziale per stare di pari passo al nostro stile di vita, dove non sappiamo quasi ciò che mangiamo.
Per ciò che riguarda l'inquinamento elettromagnetico non posso pronunciarmi perché non sembra nuocere alla salute, bisogna affidarsi agli scienziati.
Ecco, chiudo dicendo che darei l'ergastolo agli scienziati corrotti, che da persone di scienza quali sono, si abbassano a coprire scandali o danno il benestare in situazioni oggettivamente pericolose per favorire industrie poco serie.

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