Non puoi goderti la tua parziale libertà, non puoi essere, felice, non puoi amare, non puoi sapere come usare le tue energie se non risiede in te una frazione di verità.
A rigor di logica, i più scarsi depositari di verità sono i matti e gli idioti. Spesso però accade che molti matti ed idioti posseggano più verità di molte persone dette “normali”.Tutto ciò perché stiamo parlando di un concetto non così facile da individuare, un po' relativo.
A dirla tutta io la penso più come Karl Popper per il quale in terra “non esistono verità assolute”
Non possiamo certo prendere gli altri come punto di riferimento per la ricerca della verità: a Sodoma e Gomorra ad esempio gli idioti ed i maleducati saranno stati quelli che non si facevano dare nel culo.
Chi ascoltare allora se non esistono verità assolute? Bé io sarò in una certa misura relativista, non credendo esistano cose totalmente vere, credo però che si possa intuire la verità, o meglio cosa è vero, seguendo la parte più vera che c'è in noi stessi, seguendo ciò che ci pare più giusto.
Si sbaglierà probabilmente più e più volte, ma se continuiamo a tenere presente che il nostro scopo è quello di cercare cosa è giusto, probabilmente ci avvicineremo sempre di più ad inquadrare la verità. Resta inteso che ho scritto “avvicineremo” e non “raggiungeremo a pieno”.
L'intelletto sicuramente aiuta, non sempre però: parte fondamentale della verità è anche l'amore che con il cervello è spesso in disaccordo.
Una volta iniziata la nostra ricerca della verità, ci scontreremo spesso con altre verità, a volte più grandi altre più piccole, che ci obbligheranno a confrontarci mettendo a prova la nostra abilità. Questa abilità consiste appunto nel cercare di sedersi il più vicino possibile alla verità, trovandoci a volte costretti ad interagire con qualcosa che ci allontana da essa. Così potremmo avere un idea di bene e di male, potremmo sapere quali atteggiamenti condivisi da quelli che ci stanno attorno è bene seguire e quali no.
Ci vuole coraggio, bisogna saper essere bravi e lungimiranti. L'ultima persona che ha detto tutta la verità sembra infatti che abbia fatto una brutta fine: l'hanno crocifisso in mezzo a due ladri.
Non credo che tutti siano d'accordo su quest'ultimo punto, una cosa però mi sento di poter dirla a tutti:
Conoscere una persona significa semplicemente guardare dove ha abbandonato la verità per crescere: c'è chi la perde in mezzo alle gambe di una donna, chi la nasconde e la frammenta per poter sorpassare gli altri, chi la rifiuta per paura di essere abbandonato dagli altri. Non vi è uomo che non l'abbia fatto almeno in parte; chi si illude di possederla a pieno sono i bambini o gli uomini che non riescono a crescere.
Per nostra fortuna però la verità riemerge sempre e chi davvero la ricerca vi si può sedere molto vicino.
L'Angolo del Rockpoeta®: "Emarginazione"
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