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venerdì 29 giugno 2007

Vacanze

Non aggiornerò il blog per diversi giorni.
Parto per una vacanza.

Partire è un pò come morire? Speriamo di no.

Sull'andare in vacanza c'è tanto da dire. Una frase molto di moda è quella di fare i viaggiatori e non i turisti, dove per viaggiatore si intende colui che si guarda attorno ispirato da una curiosità umana e non sottostà a regole preimposte come ad esempio gli itinerari standard delle compagnie di viaggio.
Al di là di tutto credo che le vacanze siano una cosa iper soggettiva così come siamo diversi tra individui. Cominciamo col ricordare che vacanza deriva da vacare, e non vagare: una vacanza è un periodo di interruzione dalle normali attività e perciò, essere in vacanza, non significa necessariamente andare da qualche parte.
Detto questo penso che nel caso in cui uno decida di muoversi da casa (o dal posto dove di solito sta), possa farlo come meglio crede.
Come biasimare chi va nei villaggi turistici, servito e riverito senza nulla di cui preoccuparsi, con la sola scocciatura di prendere un aereo? Io ho fatto un paio di vacanze del genere, ed anche se a volte mi sono sentito un pò fuori posto, non posso certo negare di aver apprezzato il trattamento.
Parlando di viaggi, le critiche più grandi che si sentono, sono quelle rivolte a chi si prende su da casa, attraversa l'oceano per andare ad esempio ai caraibi, non conosce nemmeno una persona del luogo, mangia principalmente la cucina internazionale, se ne sta tutto il giorno nella spiaggia dell'hotel a prendere il sole ed a bere un mojito, fa un giro nel localino pieno di europei e se ne torna in italia con una maglietta presa sul posto, che magari ha visto indossare ad altri 3 o 4 occidentali.
Ce ne sono tanti così, eppure io questa critica non mi sento di farla, non c' è niente di male in questo comportamento, non sarà il massimo, ma può comunque essere molto rilassante e divertente. Per quanto riguarda il paese ospitante, che il più delle volte è un paese in via di sviluppo, non credo ci sia da esagerare col fatto che i turisti non si integrino con la popolazione, l'importante è che portino qualche soldo e che sappiano rispettare.
La mia vacanza ideale, è comunque più sul fai da te. Se si trovano le persone giuste si parte,. se non si trovano ma si ha voglia di partire, si parte anche da soli.
Lonely planet alla mano, un paio di libri da compagnia, soldi, cellulare, documenti e qualche vestito. Finchè si è giovani, io consiglio a chiunque di fare un viaggio da solo. So che a molti può sembrare da squilibrati o da emarginati, però ti fa capire un sacco di cose, ti senti messo in gioco, capisci di essere capace di cavartela anche in situazioni che non credevi.
Finisco con l'aggiungere un link ad un sito che è tra i migliori in Italia in termini di utilità e consigli per chi vuole farsi un viaggio fai da te. E' il sito degli inter-railers ovvero coloro che hanno girato l'Europa in treno usufruendo di un biglietto che si chiama inter-rail.
http://www.inter-rail.net
Ho fatto due inter rail in passato, e per esperienza personale, posso dire che è un modo di viaggiare molto bello, che elimina tante problematiche e che ti arrichisce davvero in termini di conoscenza.
Un solo avvertimento: quando siete nel forum del sito non fatevi influenzare da tutti quelli che pretendono di visitare in 3 settimane, 15 o 20 città; è una cosa fattibile in termini di tempo, ma francamente non so quanto si possa ricordare di ciò che si è visto alla fine della vacanza. Comunque, come ho scritto all'inizio, ognuno è libero di farsi la vacanza che vuole.

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