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martedì 5 giugno 2007

Signor Beppe Grillo

Sarò critico.

Sono stato ad uno spettacolo di Beppe a Padova e in tuttà sincerità, ho passato una serata davvero piacevole: Grillo sa entusiasmare, scuote la platea e dice un sacco di cose intelligenti.
Il "Time" lo ha proclamato "eroe" nazionale nel 2005, ed ultimamente (a sentire lui) sembra sia diventato la soluzione ai problemi dell'Italia.

Parliamone.

Con tutto il rispetto, una persona che comincia il suo spettacolo davanti a migliaia di persone dicendo che probabilmente, essendo tornate ad ascoltarlo, non hanno capito proprio un cazzo, la dice lunga sul personaggio.
Il signor Grillo è pieno di contraddizioni.
Vuole diventare rappresentante degli azionisti della telecom, mentre pubblicizza una nuova mini antenna molto più potente, che che sostituirebbe quelle già esistenti e che potrebbe essere installata direttamente dai comuni piuttosto che dalle aziende di telefonia.
Mi pare che già qua si parta male: sono convinto che nel C.d.a. della telecom si siano fatte un sacco di maialate che bisogna far saltare fuori, ma il punto è che se vuoi rappresentare l'azionista, che fondamentalmente le azioni le ha comprate per guadagnare, non puoi nel frattempo proporre una innovazione altamente scomoda per l'azienda, azienda che proprio tu dovresti tutelare in veste di azionista.
Anche sul precariato io non sono affatto d'accordo. I diritti dei lavoratori saranno importanti, ma purtroppo non ci si può lamentare sempre. Bisogna sapersi accontentare, anche se fortunatamente il nostro paese ha raggiunto un livello di civiltà elevato, dobbiamo tenere presente che abbiamo una concorrenza internazionale spietata, e che se i sindacati italiani rompono troppo i coglioni dovranno rendere conto a quello che inevitabilmente succederà in futuro, quando paesi come la Cina e l'India si faranno sentire.
Sulla frase "è immorale che in un paese l'erogazione dell'acqua sia privatizzata" potremmo parlare per dei giorni; io credo semplicemente che questa questione di moralità sparisca velocemente quando un servizio di erogazione risulta migliore privatizzato piuttosto che pubblico.
Dopotutto Grillo è un comico, così può permettersi anche di non avere sempre ragione; l'importante è che continui a fare ridere mantenendo la sua genialità ed intelligenza.
Finirei col ricordare al nostro eroe che dopotutto se in Italia è tutto da rifare, i politici fanno schifo, e non gli sta bene la nostra arretratezza in termini di evoluzione civica, può sempre andare ad abitare in Scandinavia, in uno di quei paesi dove gli abitanti sono convinti di essere protagonisti di Sim City.

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